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Libro ben scritto e con un significato, come tutti i libri che ho letto di Marone. Purtroppo, però, l'ho trovato troppo descrittivo e questo ha reso la lettura meno scorrevole e accattivante.
Tanta natura e voglia di mettermi uno zaino in spalla per andare a camminare in montagna. Marone mi ha positivamente stupito: quello che ho letto mi è sempre piaciuto e appassionato e in questo non si è smentito, ma non mi aspettavo un libro così!
Dopo un incipit tra i più belli che abbia mai letto, il romanzo perde un po' di forza. È bello stare con la protagonista lontana dai ritmi frenetici della città ma è pur vero che solo descrizioni della natura e una quasi assenza di trama alla lunga possono annoiare. Non lo promuovo in pieno ma comunque è un buon romanzo. Ognuno di noi spesso si può riconoscere nella voglia di isolarsi e di stare lontani da un mondo vuoto.
Se pensate di trovare il "solito" ispiratissimo Marone cambiate strada. Qui siamo di fronte ad uno scritto dall'andamento assai lento, che racconta semplicemente e profondamente l',esperienza ascetica e solitaria tra i boschi dell'infanzia di una donna città, che per un breve arco della sua vita, decide di salire a ripercorrere le strade del tempo. Intimistotco, solitario, e narrato in prima persona, un Marone diverso ma assai complesso.