L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non mi è piaciuto affatto. Confuso e dispersivo. Il classico film italiano mediocre. Non mi ha preso, anzi mi ha fatto addormentare!
Riscrivendo il romanzo del giornalista Piero Corrias, “Dormiremo da Vecchi”, Fabio Resinaro riesce a confezionare una pregevole pellicola in perenne bilico tra la commedia e il thriller. Fra la vena surreale, grazie alla quale affronta la vita l’imprenditore cinematografico Oscar Martello, Luca Barbareschi in un ruolo che pare creato a pennello per le sue spalle, così come sulle solide spalle di Claudia Gerini s’intravedono le stigmate dell’attrice di razza, perfettamente calata nella parte della moglie di Oscar. Mentre dall’altro lato si staglia la figura di uno scrittore sociopatico al quale capita l’occasione impensabile e irrinunciabile di vendere i diritti del suo ultimo libro d’(in)successo che parrebbe già pronto per divenire un soggetto cinematografico fatto e finito. Lorenzo Richelmy, nel ruolo di Andrea, viene presentato come capita a un personaggio di Fight Club, ove, come nel caso di Norton e Pitt, s’intravede immediatamente quello dal quale desidera fuggire, una vita anonima e di routine e con l’abbagliante successo che lo attende alla fine del suo tunnel personale. Al tempo stesso, una volta sbarcato a Roma e introdotto nella capitale da Oscar, maneggione del mondo degli affari e del cinema in genere, il giovane scrittore pare immediatamente in grado di barcamenarsi fra un party e una ripresa cinematografica. Ed è forse in questo cambio di registro che pecca la pellicola di Resinaro, alla sua prima opera solista in assenza del sodale Guaglione, ovvero la velocità di cambio di carattere da parte del protagonista. Una mancanza alla quale ci si può però tranquillamente adeguare per via di un registro in perenne bilico fra una risata e una riflessione frutto di personaggi che paiono usciti dalle commedie dei ’60, come il camorrista impersonato da Libero De Rienzo o il commissario di polizia portato in scena da Francesco Montanari, e di una trama che s’infittisce sino all’ultima inquadratura virando dallo slapstick al giallo.
Pessima trasposizione di un mediocre libro. Mi infastidisce particolarmente il fatto che venga sempre menzionata Roma per attrarre il pubblico su flop come questi , che gia' sanno di esserlo prima di venir portati sul grande schermo,,,,Roma criminale Roma sempre al servizio di tutti coloro che tentano di dire o meglio guadagnare qualcosa nominando Roma Roma E per sempre Roma . Questa citta' è adatta a capolavori per cui a buon intenditor poche parole. Trama nulla e scopiazzata da grandi film . Indifferente la presenza del "maestro" barbareschi. Sconsigliato
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore