Le differenze di sviluppo fra il Nord e il Sud del paese cominciarono ad attrarre l’attenzione di uomini di cultura, politici, economisti, storici, geografi, a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento, prima in Italia e poi anche all’estero. Da allora il dibattito non si è mai arrestato. Il perdurare di una questione meridionale in Italia deriva proprio dalla persistenza di uno squilibrio fra due aree territoriali all’interno degli stessi confini nazionali. Divari di sviluppo esistono anche in altri paesi. In Italia, tuttavia, il dualismo fra Nord e Sud è particolarmente forte e si è rivelato finora irriducibile, nonostante gli interventi realizzati. Argomento del libro è l’economia del Mezzogiorno d’Italia nei 150 anni dall’Unità al primo decennio del XXI secolo. I temi affrontati sono quelli delle differenze fra Nord e Sud nei decenni immediatamente successivi all’Unità (Cap. 1), del prodotto pro capite per regione e, poi, nel Nord e Sud (Cap. 2), del mercato del lavoro (Cap. 3), della produttività (Cap. 4). Alcuni dei materiali raccolti e ordinati, sono presentati nell’Appendice statistica del volume. )
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