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La dissociazione. I cinque sintomi fondamentali
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Può capitare di non riconoscersi allo specchio o di sentirsi come se si stessero guardando le sequenze del film della propria vita. Sono alcuni dei sintomi della dissociazione, uno stato di coscienza frammentato che implica amnesia, senso di irrealtà e la sensazione di essere distaccati da se stessi o dal proprio ambiente. Grazie alla SCID-D, l'intervista del DSM per i sintomi dissociativi di cui la Steinberg è l'autrice, questo libro propone un metodo per riconoscere i sintomi di una condizione che è diventata l'epidemia segreta di questo tempo.
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Autore:
Curatore:
Editore:
Anno edizione:
2006
In commercio dal:
6 febbraio 2006
Pagine:
XVII-308 p., Brossura
EAN:
9788860300287
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Nikkirella
24 dicembre 2021
Interessante
Attraverso le esperienze di tre pazienti e altre storie personali di altra gente si spiega il concetto della dissociazione toccando anche altri argomenti come l'autolesionismo e l'amnesia (lieve, moderata e grave), la depersonalizzazione (lieve, moderata e grave), la derealizzazione (lieve, moderata e grave), la confusione e l'alterazione dell'identità (lieve, moderata e grave) e infine il sentirsi invisibili. libro abbastanza impegnativo, ma di facile lettura.
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vitaliano bacchi
06 novembre 2006
il trauma emotivo infantile, quindi, come evento ricorsivamente individuabile nella infanzia della coscienza schizoide, questa la tesi de libro che finalmente riabilita la procedura di ricerca scientifica di scuola razionalistica (Cartesiana), col vincolo cioè della formalizzazione della teoria solo previa enunciazione della teoresi razionalistica che costituisca ragione sufficiente di giustificazione di ogni possibile frammento del sistema della performace schizoide. Che spieghi cioè ogni acting out schizoide secondo regola centrale (Legge) di ordine del dato empirico. Era ora che la teoria razionalistica cartesiana della intelligenza scientifica riaffermasse il proprio primato epistemologico sulle trite tecniche poetiche della ermeneutica o sul ormai patetico arsenale concettuale della fenomenologia e della deseinanalyse. La condizione sociale quindi di intelligenza della dissociazione schizoide come meccanismo di difesa utile a sopportare l'effetto di traumi emotivi e la iscrizione in questo contesto sociale dell' evento del trauma dissociante, determinano la condizione di sistema e anche formale per poter enunciare razionalmente in forma di legge la ricorsività di relazioni stabili fra esperienze connesse nella patologia psicotica. Questo è l'intento dell'opera e riesce sia pure con qualche appesantimento psicometrico, di misurazione statistica della performace, la cui rilevazione francamente non necessita di modelli a campionatura o testing. Secondo elemento interessante è la intuizione purtroppo non sviluppata dell'effetto di modificazione stabile della condotta schizoide determinato dalla esperienza giudiziaria del soggetto (pagine 202 e 212). Freud aveva intuito che la condizione emozionale propria del processo giudiziario aveva una valenza emotiva modificativa per rinforzo del pensiero psicotico e ne aveva fondato il piano di trattazione sul caso Schreber. Qui l'effetto è solo intuito ma non sufficiantemente formalizzato. La prossimma rivoluzione in psicoanalisi o sarà giudiziaria o non sarà scienza
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