Il presente lavoro si propone di offrire una prima analisi degli effetti della Direttiva Europea 2014/95/UE sulla dichiarazione non finanziaria e del correlato atto normativo D.Lgs. n. 254/2016 emanato dal Governo Italiano, al fine di esplorare e valutare tale modello quale strumento di misurazione e valutazione degli outcome e degli impatti sociali generati dalle attività aziendali. I recenti disastri ambientali, le disuguaglianze sociali, le crisi finanziarie e l'effetto dirompente della globalizzazione, hanno messo in luce l'urgenza di ripensare al ruolo etico e sociale dell'attività aziendale. L'attuale scenario socio-economico in cui le organizzazioni contemporanee operano, oggi più che mai, esige che i sistemi, le pratiche e i modelli di corporate reporting siano in grado di comunicare informazioni rilevanti e accurate in merito al perseguimento del purpose aziendale e alle modalità di implementazione ed esecuzione delle strategie, evidenziandone, al contempo, le eventuali implicazioni sul business model e sulle performance complessive. L'opera, sulla base dei concetti teorici di impatto sociale e di Accountability, analizza i più recenti interventi normativi in materia di Non Financial Disclosure e le iniziative volte ad incentivare lo sviluppo di un business sostenibile. Inoltre, attraverso una prima analisi descrittiva delle Dichiarazioni Non Finanziarie pubblicate in Italia per l'anno 2019, si descrivono le principali caratteristiche e il livello di diffusione delle recenti pratiche di reporting. In via successiva, il lavoro esplora gli impatti aziendali generati e i sistemi di misurazione messi in atto per prevenire e mitigare le esternalità negative prodotte, descritte attraverso l'analisi di un caso studio.
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