(Dis)amore è il nuovo album dei Perturbazione.
23 i brani che compongono questo ‘concept album’ che si può definire come stratificato, concettuale, variegato, ma che in realtà si sviluppa attraverso il racconto di una storia d’amore. E di disamore.
Due persone che si conoscono, diventano intime, s’innamorano e stabiliscono una relazione affettiva fortissima. Il tempo passa e la relazione - complici le mille distrazioni dentro e fuori il mondo attorno - cambia pelle e porta i due ad allontanarsi sempre più fino a non riconoscersi.
La storia è raccontata con le canzoni che fanno da commento alle varie fasi del rapporto. La scoperta, l’innamoramento, la pienezza della condivisione, il consolidamento, i primi dubbi, le bugie, i silenzi, la distanza, il dolore, le assenze.
(Dis)amore può sembrare un disco “sotto prodotto” (inteso come contrario di “over produced”).
I Perturbazione hanno pensato che questa fosse la direzione giusta quando hanno cominciato a dargli forma. Lontano dalla loudness war, la guerra del volume odierna. È un disco che parla sottovoce, ma con fermezza. Ha per lo più il gusto della sala prove, ed è una scelta. La band è convinta che la forma sia oramai parte della sostanza. Spesso nella prima ci si trova più “vita” che nella seconda e, siccome questo è un disco che vuole raccontare la vita, i Perturbazione ritengono che questa strada sia la più idonea e interessante, che questa forma sia la più aderente alla sostanza.
La voce è di Tommaso, cantante dei Perturbazione. Ma le voci narranti nel disco sono molte. Di volta in volta a parlare sono lui, lei o altri attori che ruotano attorno alla vicenda e alla storia dei due. [……]. La scelta del concept album, (Dis)amore è parente di opere italiane e internazionali, di ieri e di oggi: da Calabuig, Stranamore e Altri Incidenti di Roberto Vecchioni a 69 Love Songs dei Magnetic Fields; da Domestica dei Cursive a Canzoni di una coppia di Margot… Musica italiana e internazionale, mischiata insieme: un’attitudine che da sempre ispira il gruppo piemontese dei Perturbazione, che assembla la lingua nazionale alle più disparate influenze. Per questo dentro (Dis)amore ci sono colori e parole che sfiorano Dino Buzzati, The Cure, Domenico Starnone, The Smiths, Natalia Ginzburg, R.E.M., Talking Heads, John Cheever, Radiohead, Luigi Tenco, Carlo Cassola, e altri ancora...
I Perturbazione hanno giocato in passato con un’estetica più scintillante ma, oggi, sentivano il bisogno profondo di (ri)affermare quale fosse il loro mondo di provenienza: quello che più li ha nutriti e fatti apprezzare, ciò che sanno fare meglio. Canzoni d’amore e disamore. Dove le parentesi fanno parte della storia. Della vita.
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