Bross., cm 24x17, pp VII-223. Dietetica, medicina, salute sono i temi principali di questo lavoro incentrato sull’analisi della letteratura medica medievale. In particolare, la presente ricerca tratta dei regimina mensium, un genere calendariale che include testi in prosa e in versi, datati dall’alto Medioevo fino al XV secolo e diffusi nell’Europa occidentale. In questa tipologia di manoscritti, prescrizioni dietetiche, ricette culinarie e bevande medicamentose sono consigliate al fine di mantenere la buona salute. Dottrina ippocratica e vita quotidiana sono concepite insieme in ogni precetto mensile. È difficile dire esattamente chi consultasse testi di tal sorta. È attestato, tuttavia, che la maggior parte di essi veniva copiata nei monasteri dell’Europa occidentale, specialmente durante l’alto Medioevo. La costruzione delle frasi, il formato dei testi (per ogni mese è fornita una particolare ricetta o prescrizione) e, ancora, il loro contenuto semplice e breve inducono a pensare che i regimina mensium non fossero destinati esclusivamente a medici, che si supponeva conoscessero i principi della teoria ippocratica, ma anche a un pubblico di non specialisti. Questa idea troverebbe conferma nello sviluppo di simili tipologie testuali durante il Medio Evo, come il regimen sanitatis della scuola di Salerno e altre opere mediche, orientate soprattutto verso gli aspetti pratici della medicina. In quei testi consigli e rimedi erano spesso presentati sotto forma di proverbi o di semplici regole della salute da seguire ogni giorno. Il medesimo sapere di carattere pratico venne trasmesso attraverso gli almanacchi popolari dal XVI secolo sino al XIX (persino XX) secolo. Si tratta di una letteratura che fornisce dettagliate informazioni per ogni mese dell’anno, fra cui anche varie prescrizioni mediche. In questa prospettiva, i regimina mensium medievali potrebbero essere considerati come precursori degli almanacchi popolari, almeno per quanto riguarda gli aspetti dietetici.
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