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Anno edizione: 2018
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Elisabetta d'Austria, la bellissima e inquieta moglie di Francesco Giuseppe, nota universalmente come Sissi (1837-1898), coltivò per molti anni una passione segreta - la scrittura - rivelata quasi un secolo dopo la sua morte. Modello per i suoi versi è il grande poeta tedesco Heinrich Heine e non è casuale che l'irrequieta Imperatrice, insofferente alla rigida etichetta di corte e alla mentalità per lei troppo ristretta dell'aristocrazia austriaca, si sentisse attratta da uno scrittore di grande tensione etica, oltre che estetica, bandito dalla corte viennese come sovversivo.
Queste confessioni in rima assumono oggi un alto valore per il contributo che danno a chi voglia studiare il periodo cruciale che precede la prima guerra mondiale e a chi si occupa più precisamente della vicenda umana di Elisabetta d'Austria. Il ritrovamento di queste poesie è avvenuto in un'atmosfera da vero e proprio giallo letterario. Fu per puro caso che in esse s'imbattè Brigitte Hamann, storica viennese che poi ha curato la pubblicazione di quei versi, cosa che Sissi aveva con tanta forza desiderato. Per rispettare il volere dell'imperatrice (nella lettera accompagnatoria delle poesie scrisse che i diritti d'autore avrebbero dovuto essere versati ai figli dei perseguitati politici dell'Impero austro-ungarico) e d'accordo con l'Archivio Federale Elvetico di Berna, la MGS Press ha deciso di devolvere i diritti alla sezione italiana di Amnesty International.
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