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Anno edizione: 2023
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Unico ed eccezionale: perché si tratta di un diario (sotto forma di lettere alla moglie) scritto durante la detenzione a Gusen e nel periodo dopo la liberazione e prima del rientro a casa; perché descrive e comunica sentimenti, impressioni, riflessioni sull'uomo, sulla vita, sull'arte; perché contiene documenti e, soprattutto, disegni agghiaccianti e bellissimi nella loro semplicità. Una lettura non facile, ovviamente, per il soggetto e per il registro utilizzato; ma incredibilmente bella, per la ricchezza di umanità che si respira. Anche in un posto terribile come Gusen, pur vivendo un'esperienza disumanizzante, Aldo Carpi è stato veramente un uomo! Un libro da leggere - assolutamente - e che non si può, né si deve, dimenticare.
L'inferno di Gusen raccontato da Carpi sopravvissuto al campo perche' pittore perche' fortunato di possedere questo suo grande talento. Un grande atto di coraggio quello di scrivere questo suo diario, lettere piu' che altro indirizzate alla moglie ma in realta' un monologo il suo, scrivere era il suo modo di non soccombere al Lager, pericoloso inoltre in quanto se fosse stato scoperto lo avrebbero ammazzato subito. Carpi sopravvisse perche' ebbe la fortuna di farsi degli amici che lo aiutarono inoltre il suo saper dipingere lo mise in un certo senso al sicuro con un lavoro leggero e qualche pezzetto di cibo in piu', cibo che divideva con i compagni di sventura. L'inquietudine e terrore quando arrivo' l'ordine di eliminare la popolazione del campo perche' gli Alleati erano alle porte, ordine non eseguito fino in fondo, ma le urla dei compagni massacrati in massa Carpi non le ha dimenticate cosi' come non ha mai dimenticato il non aver potuto alleviare le sofferenze dell'amico morente che chiedeva solo un goccio di acqua. I suoi disegni esprimono il Lager nella sua bruttezza e crudelta', i volti dei compagni sfiniti o massacrati di botte, i prigionieri in coda per la morte, lo scorcio di Gusen, il forno crematorio e le montagne di cadaveri.
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