Sono cronache argute, taglienti aforismi e profondi pensieri questi Diari di Friedrich Hebbel; o meglio, secondo le sue parole, "riflessioni, sotto forma di diario, sul mondo, la vita e i libri, ma soprattutto su me stesso". Un importante autore tedesco ed europeo si racconta, vitalmente radicato nella totalità ottocentesca e proteso verso il nichilismo novecentesco: l'universo poetico presente nei Diari è un grande mosaico della realtà, e insieme una tormentata indagine dei lati più oscuri dell'uomo che affascinavano il grande drammaturgo. Il senso dell'ordine che traspare dai Diari (sistematicamente e precisamente suddivisi) messo in luce e anche criticato da Bertolt Brecht, è più che altro apparente, e rappresenta un disperato tentativo di dare forma all'esistenza. E, come sostiene Claudio Magris nella prefazione, in questi affascinanti Diari "specchi dell'anima" oppure "del mondo", il pathos inquieto, ambiguo e contraddirtene, tutto ottocentesco, è in realtà più vicino a noi di quanto non sembri. I Diari offrono anche uno sguardo particolare sugli eventi storici e sociali del tempo, come la rivoluzione del 1848-49, che Hebbel seguì con interesse. Oppure il giorno dell'attentato a Francesco Giuseppe. O gli incontri con celebri personalità dell'epoca, come la lunga conversazione con Mettermeli, ormai completamente sordo, che sopperiva a questa sua infermità con la propria esclusiva conversazione brillante.)
Leggi di più
Leggi di meno
Attualmente non disponibile