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Recensioni Di foglie, aria ed espressione. Le linee sciamaniche della semiotica e la questione del suo statuto scientifico

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“Un semiotico a cui per ipotesi fosse vietato di operare scientifica- mente, magari per l’arrivo di alieni complottisti cui la scienza fosse del tutto invisa, sarebbe costretto, volendo nondimeno dar seguito ai propri uffici, a fare lo sciamano. A ruoli invertiti, uno sciamano cui sempre per ipotesi fosse vietato di operare animisticamente, magari per l’arrivo di alieni scientisti cui l’animismo sembrasse una cieca follia, sarebbe costretto, volendo nondimeno dar seguito ai propri uffici, a fare il semiotico.” Nel proporre questo chiasmo controfattuale, Edoardo Lucatti prova a liberare una serie di risonanze epistemologiche fra la razionalita` della semiotica di Greimas, consegnata dal semiotico lituano alla famosa introduzione di Del senso (1970), e il prospettivismo amerindio che l’antropologo brasiliano Eduardo Viveiros de Castro affronta nelle Metafisiche cannibali (2009), con il duplice obiettivo di inquadrare diversamente l’irrisolta questione dello statuto scientifico della semiotica e di capire quale possa essere - ancora oggi - il ruolo e la ragion d’essere di una scienza della significazione. )
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