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Delle lettere del Commendatore Annibal Caro scritte a nome del Cardinale Alessandro Farnese divise in tre volumi, ed ora la prima volta pubblicate
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Descrizione


Tre volumi in-8° (17x12cm) legatura coeva in tutta pelle spugnata con titoli dorati su tasselli ai dorsi, tagli rossi. Pp XXIV, 435, (1); 383 (errori tipografici di'impaginazione ma nessuna perdita di testo); 351, (1), emblemi dello stampatore al frontespizio del primo volume e al colophon dell'ultimo, capolèttere e testate incise. Dedica a stampa dell'editore al Conte padovano Claudio Mussato Lievi segni del tempo e d'uso alla legatura, interno fresco e croccante: più che buon esemplare. Non comune raccolta delle lettere dell'umanista marchigiano scritte a nome del "Gran Cardinale" Farnese di cui fu segretario dal 1548 al 1563. Dalle lettere emerge uno spaccato dell'attività multiforme - religiosa, diplomatica, letteraria - di una delle figure più controverse del Cinquecento non solo italiano.
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  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - Ottima condizione
2560020233935

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(Civitanova Marche 1507 - Roma 1566) scrittore italiano. Di povera famiglia, poté tuttavia studiare a Roma e a Firenze; dal 1543 fu legato alla famiglia Farnese e condusse vita tranquilla per lo più a Roma. Nel 1553 ebbe una polemica con L. Castelvetro per questioni letterarie, che si chiuse solo nel 1560; dal 1563 dimorò in una sua villa nei dintorni di Frascati. Dopo aver esordito con la traduzione degli Amori pastorali di Dafni e Cloe (iniziata nel 1537), e con versi d’ispirazione burchiellesca e soprattutto bernesca, C. dette le sue prove maggiori con la commedia Gli straccioni (scritta nel 1544 a istanza di Pier Luigi Farnese e pubblicata nel 1582), di colorito e vivace realismo; con l’Apologia (1558), cardine della sua polemica contro Castelvetro, a difesa dell’invenzione linguistica;...

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