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Anno edizione: 2005
Anno edizione: 2007
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Un bel libro, scorrevole, avvincente, anche se a tratti un pò lento, ma tutto sommato molto piacevole. Personalmente ho apprezzato molto che finalmente avesse successo un romanzo ambientato a Venezia e credo che ora si dovrebbe seguire la scia: di sicuro la città, la storia e il fascino della Serenissima dovrebbero stimolare gli scrittori italiani!Spero di poter leggere presto altri bei romanzi come questo, per vedere chi riesce ad avvicinarsi a IMPRIMATUR di Monaldi e Sorti che stanno in vetta alle classifiche di mezza europa!
Bello. Non la solita muffa indigesta di tanti pomposi scrittori italiani. Scritto bene e in modo scorrevole, una ben dosata miscela di vari elementi: la suggestiva atmosfera della Venezia del 500, un pò di giallo, un pizzico di rosa, personaggi ben delineati e vitalissimi. Complimenti all'autrice visto che è la sua prima opera. Aspetto, se ci sarà, la seconda.
Semplicemente delizioso. Trama piacevole in cui tutti i vari elementi sono miscelati con grande garbo. Un ben documentato (vedasi anche la bibliografia finale) e piacevolissimo affresco della vita quotidiana, degli usi e i costumi della Venezia del secondo 500. La descrizione che ne risulta è interessantissima e i personaggi sono tutti ben azzeccati e ben caratterizzati. Il mio preferito è quello dell’ ostessa Luisa, giovane donna del popolo e quindi non colta ma intelligente, indipendente, vitale e generosa. Ti viene il desiderio di frequentare davvero la sua osteria (il ricettario finale è un’ottima idea). Per chi ha apprezzato l’atmosfera di questo libro suggerisco di leggere anche: “Il zorno tremendo : l'ombra di Nostradamus su Venezia” di Cinti Fornasiero e De Michieli (vi ritroviamo Veronica Franco), “L'Avogador e i delitti della Vera da Pozzo” di Zolezzi e Maresca (ritroviamo, proprio da protagonista, l’avogador Paolo Priuli) e “Il caso Vittoria Accoramboni” di Fabio Pittorru.
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