L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Postfazione. L’inquieto confine tra lirica, filosofia e ri-creazione. di Luca Petricone* Quando lo spirito umano respinge l’idea di una supina accettazione del vuoto pneumatico –vuoto che si rintraccia talora nel fluire evanescente del quotidiano-, trova quasi ineluttabilmente nel verso poetico la sua cifra creativa più adeguata; quella cifra che paradossalmente diviene più atta alla determinazione di un vuoto “altro”: il vuoto temporale e spaziale, ovvero quella cornice privilegiata che favorisce l’immaginazione e la sublimazione del “reale”. Ed è così, forse, che può enuclearsi l’istanza più intima e più implicita –esistenziale e filosofica, ad un tempo- della poetica di Graziano. Già, poiché, lungi dal presentarsi come “semplice” trasfigurazione degli “stati dell’io”, la poesia di Graziano si snoda sì attraverso una lirica ben congegnata, ma godendo costantemente anche di una lucidità e audacia immaginative che, forse, solo una “coscienza narrante” può rendere adeguatamente –coscienza in grado di ri-cercare, e di ri-creare, nuovi e insospettati orizzonti della memoria. Allora, non sono la ritmica o la forma del verso a prescrivere i canoni della composizione, né i contenuti di questa a presiederne ai suoi stessi passaggi; ambedue le dimensioni sono dialetticamente e problematicamente combinate, sino a dar vita a un corpus unitario e dinamico. Lo stile dell’autore, dunque, risulta ora criptico e articolato, ora ricco di chiari –o sfumati- riferimenti all’esperienza, ma senza mortificare una certa musicalità accattivante, e senza illustrare in modo cangiante il percorso dell’anima –nelle sue rievocazioni e proiezioni maggiormente pregnanti. Quella che, a prima vista, può apparire solo come un’evidente ambivalenza nelle istanze interiori –dicevamo, la determinazione del “vuoto spazio-temporale” ed il riferim
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore