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Dopo ben 4 libri di attesa, finalmente ci siamo: nonostante i primi capitoli siano un po’ frammentari con l’alternarsi di ben tre punti di vista (Juliette, Warner e Kenji) e in bilico tra presente e flashback del passato, la seconda metà di questo quinto volume mi ha dato finalmente qualche soddisfazione per come è stata arricchita la trama, cosa che ha consentito di meglio comprendere e rendere meno inverosimili tutta una serie di sfaccettature dei personaggi principali, in particolare di Warner. Certo, a tratti un po’ cruento e delirante però oh, siamo su un genere distopico con una serie di elementi “fantascientifici” per cui ci può stare che ci si debba aspettare un po’ di tutto. Confermo gli apprezzamenti su Kenji, l’unico per cui in cinque libri non ho ancora nutrito un mezzo dubbio. Ancora buona l’impressione su Nazeera che, come speravo, si è inserita come uno dei personaggi secondari che hanno fatto la differenza sia come ruolo nella vicenda che come personaggio che non si può non notare fin da subito. Gli altri personaggi secondari sempre marginali ed inconsistenti, come comparse che all’improvviso pare servano a qualcosa ma poco dopo evaporano come brina al sole. Adam e James praticamente quasi non menzionati ed estranei all’evolversi degli eventi. In questo quinto volume sono i personaggi “psycho” che emergono in tutta la loro delirante follia, cosa però fondamentale per dare un senso a tutto il resto, anche perché la prima trilogia a me ha lasciato parecchio perplessa e decisamente senza grandi entusiasmi. Ora però mi aspetto che questo ben delinearsi della trama non venga completamente distrutto sul finale giusto perché c’è ancora un sesto libro, quindi minimo un 300 pagine, per portare a termine l’intera vicenda, sperando che non venga poi fatta la solita mossa per cui, per allungare il brodo, si ritorni davvero all’inverosimile campato per aria. Vorrei un gran finale ma, non so perché, ho la sensazione che la delusione sia dietro l’angolo: vedremo.
Ho atteso questa seconda trilogia da anni e devo dire che ha soddisfatto le mie aspettative, In questo libro ci sono molti misteri e rivelazioni tanto attese che finalmente vengono svelate, ho apprezzato tanto lo svolgimento della trama, andando a chiarire molte cose che nei libri precedenti non erano state approfondite. Lo consiglio molto per chi come me ha amato alla follia la prima trilogia, è molto bello scoprire il passato dei personaggi e vedere come si evolvono i rapporti tra essi, veramente un gran bel libro, uno dei miei preferiti di tutta la saga.
Non basta neppure il personaggio di Aaron, che adoro, per arrivare a due stelle. Questo sì può definire un libro estremo: estremo negli orrori che voleva descrivere, estremo nella piega che ha preso la storia. Peccato che quest’ultima sia talmente assurda da sfiorare il ridicolo, le situazioni estreme sembrano artefatte e vengano riproposti tutti gli stereotipi relazionali che vanno tanto di moda. Il motivo per cui gli scrittori debbano quasi sempre rovinare delle belle storie proponendo seguiti mediocri, proprio non lo capisco. O meglio, lo capisco: pensare che il successo dei personaggi sia sufficiente a sorreggere storie senza idee. Non è così.