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De monetis Italiae Medii Aevi hactenus non evulgatis quae in suo musaeo servantur una cum earundem iconibus postrema dissertatio - Vincenzo Bellini - copertina
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De monetis Italiae Medii Aevi hactenus non evulgatis quae in suo musaeo servantur una cum earundem iconibus postrema dissertatio - Vincenzo Bellini - copertina
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Descrizione


Cm. 27, pp. (6) 107 (1). Bell'antiporta figurata con stemmi araldici, frontespizio in rosso e nero e 19 tavole incise in rame fuori testo. Solida legatura coeva in piena pergamena rigida con nervi passanti e titoli manoscritti al dorso. Tagli colorati. Bell'esemplare, fresco, ben conservato e stampato su carta particolarmente forte. Dissertazione che segue (e completa) l'opera stampata nel 1755.
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Dettagli

1774
(6) 107 (1) p.
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
2560222104934

Conosci l'autore

Vincenzo Bellini

1801, Catania

Compositore. Q la precoce formazione e i primi lavori. Figlio di Rosario B., organista, maestro di cappella e compositore di musica sacra, e di Agata Ferlito, dimostrò una precocissima attitudine alla musica, tanto che a sei anni scrisse la sua prima composizione. Prese le prime lezioni dal nonno Vincenzo Tobia, organista e compositore, e dal padre; presto si fece conoscere come organista e compositore di musica sacra e di canzoni nelle chiese e nei salotti della città, e nel 1819 il comune di Catania gli offrì i mezzi per recarsi a studiare al conservatorio di Napoli. Qui ebbe per maestri G. Furno, G. Tritto e N. Zingarelli; quest'ultimo lo indirizzò allo studio del melodramma napoletano e delle opere strumentali di Haydn e Mozart. Durante gli anni di conservatorio B. continuò a comporre...

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