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«È la lady di ferro che denuncia i lati oscuri delle aste, il giro dei falsi e i porti franchi dove transitano i capolavori» - Dario Pappalardo, Robinson
Dal 2005 il mercato dell'arte ha quasi raddoppiato il proprio volume d'affari, arrivando a superare i 60 miliardi di dollari all'anno: le fiere e gli eventi sono proliferati come grattacieli, le aste spuntano cifre da capogiro e la domanda di opere d'arte è aumentata in modo esponenziale. Eppure questa singolare corsa all'oro ci racconta solo una parte della storia. A ben guardare, dietro ai vernissage patinati in musei e gallerie, dietro ai record sfavillanti e ai balletti di poltrone da Christie's e Sotheby's, si nasconde un lato oscuro: l'eredità di questo boom è il rapido aumento della concentrazione del potere nelle mani di pochi mega attori capaci da soli di determinare il prezzo - e dunque il valore delle opere. E le implicazioni sono innumerevoli: gli artisti brandizzati come fossero merci, la pratica sempre più frequente di trattare l'arte come un investimento tout court, l'incremento delle truffe e della circolazione di falsi, la tentazione di eludere o falsare gli obblighi fiscali, i cambiamenti nel modo di produzione e di vendita delle opere. Negli ultimi anni Georgina Adam, arguta penna delle più importanti riviste del settore, è andata collezionando interviste, dichiarazioni e testimonianze dei nomi di punta del sistema dell'arte, battendo le trame più losche e i retroscena più scandalosi di un mercato spesso opaco e senz'altro poco regolamentato. Oltre che sulle ormai famigerate aste di Picasso, Jeff Koons e Damien Hirst, ci illumina con ironia discreta anche sulle abitudini finanziarie di magnati del lusso e nouveaux riches orientali, e, con il suo sguardo da vera e propria insider, ripercorre gli intrighi e le vicende giudiziarie più incredibili del mercato dell'arte. Dove, come da copione, non è mai tutto oro quello che luccica.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il mercato dell’arte è di colore grigio: poche regole ufficiali e poco rispettate. Questo libro è ben documentato con una scrittura comprensibile; sono passati alcuni anni dalla pubblicazione e tanti aspetti sono cambiati: dal covid al fenomeno NFT. Resta comunque una buona base di partenza con validi consigli e informazioni tutt’altro che scontate. Tra queste gli esperti consigliano di acquistare arte contemporanea solo se piace, solo se la si apprezza e non per mero profitto, perché “l’investitore medio” non riuscirà a fare grandi guadagni a causa delle poche notizie reperibili dai canali ufficiali.
Ottimo
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