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Anno edizione: 2019
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il libro è estremamente interessante. Sebbene oggi, 2009, siamo già alla largamente condivisa teoria dei loop, i contenuti di questo libro sono la naturale conclusione di anni di scoperte scientifiche. Il cerchio che si chiude fra spirituale e scientifico è la conseguenza dello stato delle cose alla luce della meccanica quantistica. E' il significato del libro stesso.
Questo libro anzitutto non è nuovo, è una riedizione e avrà almeno 10 anni. Ad ogni modo è un libro interessante anche se "la grande sfida di Zukav" di raccontare la fisica senza formule, non mi sembra proprio vinta: il libro è troppo spirituale per gli operatori scientifici e troppo tecnico per i non addetti ai lavori. Contiene idee affascinanti, ma molto più che in altri casi, è questione di punti di vista.
Recensioni
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Le scoperte della meccanica quantistica e della relatività hanno minato passo dopo passo verità che parevano incrollabili, obbligando i fisici a cambiare gran parte delle proprie idee sulla possibilità di una oggettività assoluta. La fisica del Novecento ha rivalutato, volente o nolente, il ruolo dell'osservatore, che con l'atto stesso di osservare modifica i risultati dell'esperimento. Di qui all'idealismo il passo è breve, e l'autore suggerisce di compierlo maniera abbastanza esplicita, aggiungendo di suo anche i possibili legami con le filosofie orientali. È probabilmente questo il nesso logico più debole di tutto il libro, e fa capolino un po' dovunque, anche se l'autore dichiara esplicitamente quando sta passando dalla fisica alla metafisica e ammette di non essere un esperto in fisica. Zukav riesce comunque a tessere un racconto interessante della fisica teorica del Novecento, partendo da Planck per arrivare alla teorie di campo di Feynman, per concludersi con l'immagine della perpetua danza delle particelle subatomiche che dà il titolo al libro. In ogni capitolo vengono sottolineate le piccole e grandi rivoluzioni concettuali che le varie scoperte hanno portato con sé. Non manca un accenno al teorema di Bell, cavallo di battaglia (oggi un po' sfiancato) di tutti coloro che sostengono interpretazioni misticheggianti della teoria dei quanti. Mancano purtroppo dal racconto gli ultimi venti anni del secolo: la prima edizione del libro risale infatti al 1979, il che lo rende un po' datato. La descrizione delle teorie fisiche e degli esperimenti che le hanno sostenute o confutate è comunque coinvolgente e semplice, dedicata soprattutto a un lettore digiuno di fisica, anche se gli ultimi capitoli sono leggermente più tecnici.
Luca Antonelli
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