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Il coronavirus si è meritato il titolo di "mostro cinese": le omissioni e le bugie della Cina (e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno portato a una tragedia globale, aggravata in Italia dalle scelte governative.
I dannati del Covid ripercorre un anno e mezzo da incubo attraverso dodici storie esemplari e terribili. C'è il medico cristiano di Wuhan che sfidò le autorità cinesi lanciando per primo l'allarme, e che fu messo a tacere, arrestato e poi riabilitato solo dopo la morte per coronavirus. C'è chi ha impiegato mesi per guarire dal Covid ma è stato licenziato; chi per giorni non ha saputo niente di suo padre, salvo poi scoprire che è morto solo in un reparto d'ospedale; chi ha rischiato di perdere la vita perché non è stato protetto mentre di vite ne salvava a decine. Ma ci sono anche piccoli imprenditori, commercianti e ristoratori che hanno dovuto chiudere i battenti o che affogano nei debiti, frustrati dalla gestione schizofrenica delle riaperture e degli aiuti pubblici. Le storie sconvolgenti raccontate da Maria Giovanna Maglie non hanno solo un valore emotivo. Rappresentano una precisa denuncia per un disastro sanitario, economico e sociale creato, oltre che dal virus, da scelte politiche tanto evitabili quanto imperdonabili. L'Italia ha pagato un prezzo terribile per i continui tagli alla sanità, per l'assenza di un piano pandemico e per le gravi incertezze del governo Conte 2. A colpi di DPCM i cittadini hanno perso molte libertà, senza essere tutelati da un programma coerente per la ripresa. E così, i "dannati del Covid" rischiano di essere sempre di più, perché per molte attività economiche non ci sarà alcun ritorno alla normalità.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Uno degli ormai numerosi libri che tentano di fare luce su un periodo difficilissimo al di là delle versioni ufficiali e mediatiche. Maria Giovanna Maglie è molto penetrante nel ricostruire i drammi di persone diversissime che hanno sofferto delle scelte scellerate sulla propria pelle. Unico possibile appunto, per cui non do il massimo dei voti: chi si limitasse a leggere i primi capitoli, se non abbastanza corazzato, potrebbe ricavarne - immagino al di là delle intenzioni dell'autrice - un effetto terrorizzante, cosa di cui in questa fine 2021 non c'è davvero bisogno; piuttosto, servirebbe una bella sferzata in senso opposto (realismo e presa di coscienza).
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