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Che fosse un autore minore ne ero consapevole, ma sinceramente questo libro mi ha abbastanza deluso, altro che "testo...che merita di essere annoverato tra i classici della letteratura inglese del primo Novecento…" come dice la presentazione. C'è innanzitutto da dire che, a parte il pluriantologgizzato "La zampa della scimmia", il resto dei racconti non è per niente ricollegabile alla letteratura fantastica. Forse giusto "Il pozzo" ti lascia qualche brivido, ma non è niente di che. Pure gli altri racconti umoristici non lasciano il segno. Si salva solo il lavoro tipografico della ABEditore. Tornando indietro, comunque, mi risparmierei l'acquisto.
Letti qualche mese fa una trentina di storie brevi di Jacobs in inglese su alcuni siti specializzati in vecchia narrativa weird-horror. L'autore non può certamente essere definito un classico, si tratta invece di uno scrittore minore. Tranne l'ottimo e spesso antologizzato "La zampa di scimmia", quasi tutti i suoi racconti brevi non restano impressi nella memoria, troppo blandi, inefficaci stilisticamente e per nulla inquietanti, ed anche quelli umoristici non lasciano il segno. Va bene la rarità di queste short stories, (ed è questo il merito di questa pubblicazione),ma in effetti, in questo caso, vi è complessivamente poca qualità, d'altro canto se in passato i nostri editori valutarono di proporre in svariate antologie spettrali, quasi sempre lo stesso racconto (La zampa di scimmia), un motivo ci sarà stato; frutto del caso, o miopia editoriale? O magari, visto che talvolta si trattava di fior di editori e curatori, questi avevano forse valutato negativamente gran parte dei racconti di questo autore? Stessa cosa per diversi altri scrittori del passato riproposti negli ultimi anni (tranne qualche meravigliosa eccezione) in virtù della rarità di alcune loro opere, ma rarità non vuol dire sempre e comunque qualità.
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