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Primo approccio con il grande scrittore americano purtroppo non molto apprezzato. Valido il tema dell’emancipazione femminile in un’epoca fortemente bigotta, tuttavia credo che il punto di vista maschile faccia perdere il tema centrale del racconto e inoltre il finale a parer mio non è degno del messaggio che il libro vorrebbe trasmettere.
Ho già letto altro di James e questo non credo che sia a livello di altre sue opere. Quello che adoro di più di questa edizione è il fatto che sia stata usata come introduzione la spiegazione di Henry James al romanzo. Egli ci racconta come "Daisy Miller" sia nato da un pettegolezzo sentito a proposito di una madre ed una figlia, e del rapporto della ragazza con un certo gentiluomo incontrato in un viaggio in Italia. La storia però è un po' noiosa, i personaggi, specialmente quello della protagonista, non sono molto interessanti: una madre poco attenta, l'élite newyorkese che critica gli atteggiamenti dei nuovi ricchi e uno studente innamorato dell'amore stesso. Il protagonista cerca per tutto il libro di capire il mistero di questa ragazza e del suo atteggiamento, ma alla fine è più quello che il ragazzo crede di vedere in lei di quanto in realtà ci sia e questo lo rende un po' deludente.
mi sono interessata a questo libro perchè citato in un altro libro che ho letto( Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi). Appena l'ho finito, non ho subito ben compreso il messaggio dell'autore. Di primo acchito infatti sembra il racconto di una ragazza "civettuola" che non ascolta i consigli delle persone della "buona società", andando così ad infangare la sua reputazione. Riflettendoci sopra poi, si capisce che l'intento di H. James è quello di trasferire al lettore il messaggio che la libertà di pensiero, parola, comportamento ha un caro prezzo. Utile il testo italiano a fronte che mi ha permesso di leggere il testo in inglese con qualche "aiutino". Peccato che il libro sia in brossura e che dopo poco ha cominciato a perdere le pagine
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