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Da Milano a Dongo. L'ultimo viaggio di Mussolini - Paolo Monelli - copertina
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Da Milano a Dongo. L'ultimo viaggio di Mussolini
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Da Milano a Dongo. L'ultimo viaggio di Mussolini - Paolo Monelli - copertina

Descrizione


Le ultime ore di vita di Benito Mussolini: le frenetiche trattative milanesi con il Comitato di Liberazione, la mediazione del cardinale Schuster, la lettera di addio alla moglie Rachele, la fuga con i tedeschi, l'arresto e la fucilazione a Dongo insieme a Claretta Petacci. La fine di un capo ridotto allo stremo e di un manipolo di uomini "smarriti, irresoluti, paurosi", sullo sfondo di un'Italia ancora in piena guerra civile.
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Dettagli

2015
1 aprile 2015
120 p., Rilegato
9788842543398

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Carlo
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Gli ultimi giorni di Mussolini resi con mestiere da Paolo Monelli, romanziere e inviato speciale per “La Stampa” ed il “Corriere della Sera”, preclaro esponente del giornalismo italiano novecentesco. Monelli redige una cronaca incalzante, precisa ed imparziale, riepilogando i fatti dalla drammatica riunione milanese tra il Duce, Schuster, Cadorna e Marazza alla fuga verso Como e la Valtellina (dove Pavolini sperava di organizzare l’ultima resistenza nel cosiddetto Ridotto Alpino Repubblicano) scortato dalla colonna tedesca dal tenente Birzer e da alcuni fedelissimi, per arrivare alla cattura a Dongo ad opera del partigiano Pedro, all’ultima notte prigioniero con Claretta Petacci in una casa di Bonzanigo ed infine all’esecuzione sommaria nel pomeriggio successivo, davanti ai cancelli di Villa Belmonte. Dalle testimonianze coeve raccolte da Monelli emerge la figura di un uomo travolto dagli eventi, amareggiato da tradimenti e voltafaccia, ormai incapace di un’analisi oggettiva della situazione e circondato da uomini spaesati e frastornati quanto lui. Una disfatta umana, politica e militare terminata con la fucilazione a Giulino di Mezzegra, episodio reso nebuloso dall’atteggiamento di diversi personaggi della Resistenza come l’ambiguo Colonnello Valerio, unanimemente descritto da chi lo vide in azione a Dongo e dintorni come isterico, collerico e deciso ad eliminare Mussolini prima dell’arrivo delle truppe angloamericane. Ricostruzione breve ma efficace, ovviamente priva di dettagli portati alla luce da studi più recenti (che in certi casi arrivano a mettere in dubbio l’intero svolgimento degli avvenimenti di quel 28 aprile ’45) ma comunque di sicuro interesse e valore.

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Paolo Monelli

(Fiorano Modenese 1891 - Roma 1984) giornalista e scrittore italiano. Ufficiale degli alpini durante la prima guerra mondiale, scrisse su quell’esperienza un fortunato libro di memorie (Le scarpe al sole, 1921). Congedato, intraprese la carriera giornalistica e fu redattore del «Resto del Carlino», del «Corriere della sera», della «Stampa». Scrittore elegante, educato alla scuola della prosa d’arte, portò nell’esercizio professionale il gusto della parola «scelta», e in una sorta di repertorio-pamphlet più volte ristampato (Barbaro dominio, 1921) difese la «purezza» della lingua contro barbarismi e forestierismi. Al tema della guerra dedicò altre opere di narrativa: Sessanta donne (1947), Morte del diplomatico (1952), Nessuna nuvola in cielo (1957). Interessanti, per la lucidità dell’analisi...

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