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C'è un'antica dimora, stregata, che appare l'ultimo weekend di ottobre, ogni 9 anni. In una strada ombrosa, buia, che sfugge alle mappe, cartacee e non. Ci sono due gemelli, Norah e Jonah, per niente raccomandabili. Hanno bisogno di mangiare, ma non cibo. Hanno bisogno di persone, ma non quelle semplici e normali. E vogliono vivere per sempre - desiderio comune, sì. Devo ammettere che David Mitchell mi ha sorpresa, con questo libro malvagio, crudele, in cui trattieni spesso il fiato e ti ritrovi a dire (sempre spesso) " no, non farlo, non entrare, non mangiare e non bere nulla, non credere a quello che ti dicono". In cui pensi di leggere di notte, ma devi per forza accendere la luce. In cui ti chiedi se davvero possano esserci, in giro per il mondo, gemelli così.
Questo è il primo libro che ho letto di David Mitchell e sono stato subito catturato dallo stile dell'autore che, ad ogni cambio di personaggio, ha saputo adattarsi perfettamente allo stesso come un abito su misura. Ogni 9 anni non solo si rinnova la storia con un novo protagonista, ma vi è anche un'evoluzione che tende a raggiungere un finale corale. Unica avvertenza: ho scoperto solo dopo che "Slade House" è uno spin off del precedente romanzo di MItchell, "Le ore invisibili", pertanto consiglio di partire prima da quest'ultimo, pur essendo "Slade House" godibile anche singolarmente.
Ho letto questo libro senza saperne assolutamente nulla, se non che l’autore ha scritto Cloud Atlas. Penso che non sapere niente sia stata la forza di questo libro scritto benissimo e assolutamente sorprendente. Personaggi e luoghi descritti in maniera più che perfetta, trama per nulla prevedibile, una volta capito il genere. La storia nonostante parta da una base forse non completamente originale, alla fine risulta credibile e ben strutturata. Secondo me ne vale assolutamente la lettura. Cercherò altro di questo autore.
Recensioni
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