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Libro con una storia feroce, dura e crudele. Una donna che si definisce morta da bambina per la tragedia vissuta in famiglia, tra la rabbia e gli abusi del padre e l' abbandono e il silenzio della madre. Unicorno. Un pugno nello stomaco. Parole potenti con il filo rosso della forza dell' acqua, elemento che accompagna tutta la vita di Lidia. Da leggere.
Molto interessante e particolare.. mi è piaciuto molto il metodo non cronologico!
Avevo letto tante cose meravigliose di questi libro appena uscito anche in Italia. L’ho scoperto da poco e confermo tutto. Lidia Yuknavitch Ha una scrittura potente, intensa, forte e meravigliosa. Ripercorre punti salienti della sua vita legandoli sempre a momenti in cui c’è l’acqua, che come un fiume scorre e ne scandisce le varie fasi. Non è una vita semplice la sua, non sono esperienze facili quelle che vive ma leggendo non si può fare a meno di farsi trascinare estasiati dal fiume della sua vita.
Lidia Yuknavitch ci regala un memoir intenso, complicato, difficile da digerire. Un libro che ti si pianta nello stomaco e no, non c’è proprio verso di smuoverlo da lì. Però è un libro che scivola via, che scorre, come acqua e che , proprio come l’acqua per l’autrice ci offre una via di fuga, di salvezza, di speranza. La parte finale è una carezza che fa bene al cuore. Leggetelo