«Davide Mosca fonde abilmente i materiali storici e iconografici con gli aspetti più leggendari.» - Corriere della Sera
"Genova l'abbiamo fondata io e Guglielmo Embriaco Testadimaglio su una spiaggia di Giaffa, in Terrasanta. Avevamo vent'anni."
Il giovane Cuffaro è stato addestrato alla guerra, ma l'ambiente mercantile in cui si è formato lo ha equipaggiato di solide doti diplomatiche e di una spiccata capacità di persuasione. Eppure la sua Genova, schiacciata tra la marina dell'impero bizantino a Oriente e i pirati berberi a Occidente, non riesce a trovare nel Mediterraneo lo spazio che le servirebbe per diventare una vera potenza marinara. Per questo quando lui e Guglielmo – amico fraterno e compagno di sogni e avventure – ascoltano i racconti dei crociati di ritorno dall'assedio di Antiochia, vedono nella conquista di Gerusalemme la possibilità di far entrare Genova nel novero delle grandi potenze europee, di offrirle finalmente quel futuro glorioso che le spetta. Davanti alle mura della città santa, però, si rendono conto che il compito è senza speranza, quasi come l'amore di Cuffaro per Adelaide, la donna che lo ha aiutato a ingaggiare gli uomini utili a conquistare la città, scegliendoli tra gli innumerevoli disperati che sono accorsi al richiamo della crociata. Con un ritmo indiavolato e un'ironia tagliente, Davide Mosca racconta l'assedio più importante di tutto il Medioevo, e la storia degli uomini che, nel pieno dei loro vent'anni, vi hanno preso parte. Perché nessuno esce illeso dalla guerra, anche se sopravvive alla battaglia.)
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