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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
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Ogni volume della collana ‘Icone’, partendo dallo specifico della pittura, stimola riflessioni che abbracciano diversi campi del sapere. In questo caso il saggio si sdoppia, interrogandosi sul significato odierno di due elementi cardine del cristianesimo. Ciampa parte dalla rappresentazione di Bruegel per farne un presagio del rischio dell’indifferenza cui la croce va incontro nell’avanzare della modernità. Vi sono crocifissioni e deposizioni che paiono evidenziare in modo impietoso la caducità e la mortalità di un Cristo tanto umano da lasciare sgomenti. Eppure anche nel ‘900 ci sono artisti, forgiati dall’esperienza della guerra, che si riconoscono nella croce, ne fanno molteplici versioni stilizzate e materiche che vogliono racchiudere la sofferenza dell’intera umanità. Caramore si sofferma sulla biografia di Rembrandt e sceglie una delle prime opere, la cena di Emmaus, per una riflessione articolata su luce e ombra, sul tempo e la caducità. La valenza che attribuisce alla resurrezione esce dall’ortodossia, è refrattaria alla ‘rianimazione’ della carne, relegata al terreno del mito. Il Cristo che scivola nel buio di Rembrandt lascia un’eredità di Parola e condivisione (del cammino, della tavola), in grado di illuminare e dare senso all’esistenza di chi si sente viandante smarrito sul percorso terreno.
Questo libro fa parte della collana "Icone-pensare per immagini", e le immagini su cui gli autori ci fanno riflettere, sono relative alla Crocifissione e Resurrezione del Cristo. Il libro si apre con "La salita al Calvario" di Bruegel il Vecchio e si chiude con la "Cena in Emmaus" di Rembrandt, passando attraverso molte altre pitture, quali "L'entrata di Cristo a Bruxelles nel 1889" di J. Ensor, la terribile crocifissione di M. Grunewald, "Cristo morto nel sepolcro" di H. Holbein il Giovane,...la "Resurrezione" di Piero della Francesca. Nella "Salita al Calvario" Bruegel nasconde il Cristo, crollato sotto il peso della croce, in mezzo ad una folla festante, di innumerevoli personaggi, che lo ignora. Questi personaggi, completamente assorbiti nelle loro attività, non mostrano alcun interesse per questo uomo che tra poco sarà appeso alla croce. Scrive M. Ciampa: "Possiamo leggere questo dipinto come un triste presentimento di ciò che accadrà, una sorta di presagio della Storia che verrà, una sintesi anticipate. La Croce nascosta, il Cristo accantonato, la Passione alterata in 'festa': sta in questi elementi il Presentimento di Bruegel". Ottimo libro, vivamente consigliato.
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