Partendo da una attitudine rigorosa, analitica, fenomenologica nei confronti del reale, Bazzi trova sintesi espressive illuminanti e restituisce tutta la potenzialità estetica latente in ogni nostro gesto e manifestazione, disegnando un percorso di formazione ricchissimo e ultracontemporaneo.
«Quello che nell’immaginazione doveva essere un quieto approdo, si rivela un viaggio, un’odissea, insieme dura, struggente e comica, per un’infinità di luoghi e vie della città che danno il titolo ai capitoli del libro. Ognuno è un indirizzo nuovo, il luogo di una festa, il punto di un disvelamento cocente o radioso.» – Ida Bozzi, La Lettura - Il Corriere della Sera
I corpi minori sono corpi celesti di dimensioni ridotte: asteroidi, meteore, comete, ma in questo romanzo "minori" sono tutti i corpi osservati sotto la lente del desiderio. Desiderio che fa gravitare i personaggi attorno ai sogni e alle ambizioni di una vita, o solo di una stagione. Come accade al protagonista, che all'inizio della storia ha vent'anni, più di un talento ma poca perseveranza. Di una cosa però è sicuro, vuole andarsene da Rozzano, percorrere in senso inverso i tre chilometri e mezzo di via dei Missaglia, lasciarsi alle spalle l'insignificanza e la marginalità e appartenere per sempre alla città, dove spera di trovare anche l'amore, che sin dall'adolescenza insegue senza fortuna, invaghendosi di ragazzi tanto belli quanto sfuggenti. In una Milano ibrida e violenta, grottesca e straripante – che sembra tradire le promesse di quiete e liberazione immaginate da lontano –, il protagonista dovrà fare i conti con le derive del desiderio, provando a capire quale sia il suo posto nell'ordine geografico ed emotivo di questi anni irradiati di cortocircuiti tra reale e virtuale, tra immagine ed esperienza incarnata. Quando inizia una relazione con un ragazzo più giovane di lui e bellissimo, si sente finalmente dentro il cono di luce dorata della felicità: ama, ed è corrisposto. Eppure non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l'amore. Si è inchiodati a se stessi, in carne e ossessioni: per riuscire a occupare il proprio posto nel mondo non si può ignorarlo.
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"Febbre" è stato il top, ma anche questo non mi è dispiaciuto. La scrittura e lo stile di Bazzi è sempre travolgente.
Romanzo autobiografico (o autofiction) crudo, alcune pagine un pugno nello stomaco.
Ho amato Febbre che ho letto in 2 giorni. Corpi minori invece mi ha un pò deluso, Ci sono delle parti coinvolgenti ma purtroppo risulta, in altre parti, abbastanza noioso. Bazzi ha cercato di approfondire alcuni aspetti delle 'storie' (diversamente da Febbre che poteva sembrare didascalico) ma questo tentativo produce interesse e coinvolgimento a sprazzi, La parte finale mi è anche sembrata un pò forzata, un tentativo mal riuscito di rendere avvincente e stimolante la conclusione del libro. Le scene di sesso sono invece ben articolate, Forse più adatto per chi vive a Milano.
"Corpi minori", secondo libro di Jonathan Bazzi, narrala storia dell'autore in relazione a due tematiche fondamentali: il sentimento dell'amore e lo spostamento dalla periferia al centro. Nel primo caso, viene raccontata la storia di un ragazzo omosessuale universitario che cerca di capire cosa sia l'amore attraverso incontri occasionali e sentimenti non corrisposti, fino a quando non incontra il "compagno perfetto", verso il quale proietterà un senso di amore e devozione pari a quello che si prova per le figure religiose. Ed è proprio l'amore che fungerà da "motore immobile" nel pellegrinaggio del protagonita per le strade di Milano. Qui l'autore sottolinea l'importanza e la valenza che la propria vita avrebbe potuto acquisire solo con uno spostamento verso il centro. Tutta la storia viene, poi, arricchita da un utilizzo lessicale davvero molto accurato. Ciascuna parola sembra essere scelta appositamente per descrivere una precisa sfumatura di un sentimento o di una azion, dando la possibilità al lettore di figurarsi la scena al meglio. Nel complesso, dunque, mi sento di consigliare fortemente questo libro a tutti coloro che hanno avuto l'occasione di leggere "Febbre" e non, Cari lettori, non fatevi scappare l'opportunità di vivere una storia metropolitana descritta attraverso gli occhi di uno studente precario ricco di sogni e affascinato dall'amore. Vi assicuro che sarà un' estasi per il cuore.