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Dettagli

2019
30 aprile 2019
284 p., Brossura
9788851169916

Descrizione

Un segreto che ci permetterà di guardare a fondo dentro noi stessi con sincerità assoluta, di liberare tutto il nostro potenziale e infine di ritrovarci, senza sforzarci di piacere per forza a tutti. Un segreto che ci condurrà all'essenza stessa della felicità.

«Il coraggio di non piacere accompagna i lettori nel cammino verso la felicità e un cambiamento duraturo. A chi è alla ricerca di risposte su se stesso e sulla vita, Kishimi e Koga offrono una conversazione davvero illuminante» - Library Journal

Prima di preoccuparmi del giudizio altrui, voglio seguire il mio essere fino in fondo, cioè voglio vivere libero. Il coraggio di essere felici implica anche il coraggio di essere disapprovati. Quando conquisti quel coraggio, le tue relazioni interpersonali si alleggeriscono all'istante

Nel corso di cinque notti, un giovane uomo insoddisfatto interroga un saggio maestro circa la possibilità di essere felici. Il giovane uomo crede che la felicità sia un'illusione sfuggente, in un mondo caotico e pieno di contraddizioni, in cui tutti vogliono apparire e si sentono in perenne competizione tra loro. Il saggio invece è convinto che il mondo sia un luogo semplice, in fondo, e che la felicità sia alla portata di tutti: basta vivere nel presente lasciando andare il passato, essere se stessi senza farsi condizionare dal giudizio o dalle aspettative degli altri, non voler sembrare sempre i migliori. Che cosa serve dunque? Il coraggio. Di scegliere, di cambiare, di essere liberi. In questo dialogo lungo cinque notti, eppure senza tempo, è racchiuso un segreto. Un segreto che riguarda tutti noi, e che ci trasformerà, se saremo aperti ad accoglierlo.

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
(7)

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Recensioni: 5/5

La forma prettamente dialogica di questo " racconto", potrebbe far sì che il lettore confronti continuamente se stesso con il ragazzo o con il filosofo ( o con entrambi). Tuttavia è grazie ad essa che l'arte della maieutica, di chiara derivazione socratica, è messa in risalto. E prende piede in modo avvincente oserei dire. Ed è sempre grazie al dialogo socratico che, alla fine, ci si incanta, e prendere i panni del ragazzo o del filosofo è un processo che passa in secondo piano; addirittura si riduce ad un'analisi più profonda verso se stessi. In questo modo, il fulcro del messaggio proposto dal libro, ovvero la psicologia adleriana, prende ancor più piede. Il tutto è "corredato" dal richiamo a quel "pizzico" di cultura greca che fa intravedere la profondità, che già da qualche millennio, possedeva la culla della civiltà.

Recensioni: 5/5

Ho letto un sacco di libri di questo genere, ma questo è decisamente uno dei più interessanti in quanto risponde a molte domande che mi pongo anch'io.

Recensioni: 5/5

Un dialogo tra un giovane e un saggio filosofo sulle domande di senso e significato della vita scritto in maniera fluida.

Recensioni: 5/5

Trovo molto irritanti i libri che insegnano come si deve vivere: hanno solitamente un tono apodittico e supponente e fanno sentire uno stupido chi legge. Questo, non solo non fa eccezione, ma possiede in massimo grado queste caratteristiche. Promette la conquista dell'autentica felicità, nientedimeno! Ma cosa è la felicità? E su quali basi i due autori possono affermare che quella da loro predicata è l'unica e autentica? Essi sicuramente l'hanno trovata, viste le vendite del libro.