Questo volume di chimica applicata tratta i materiali costitutivi degli strati pittorici dei dipinti su tavola, tela, pitture murali, delle policromie su sculture e decorazioni architettoniche lapidee e lignee. Nel primo capitolo sono trattati i leganti pittorici, nella complessità della composizione chimica. Infatti, i leganti tradizionali sono di origine naturale e sono composti da molecole organiche più complesse di quelle dei pigmenti inorganici. Le tecniche sviluppate negli ultimi cinquant'anni (gascromatografia, spettrometria di massa, spettrofotometria all'infrarosso in trasformata di Fourier, spettroscopia Raman) hanno permesso di trovare composti che non erano mai stati rilevati in precedenza e fornire informazioni sui meccanismi di presa e indurimento degli oli siccativi e dell'uovo. Il secondo capitolo riguarda i pigmenti, partendo dal loro utilizzo e dai metodi di preparazione citati dalle fonti. Particolare attenzione è stata dedicata ai processi che ne determinano l'alterazione, comprese le incompatibilità con alcuni materiali, e sono sconsigliate operazioni di restauro che possano innescare processi di alterazione. Il terzo capitolo è relativo nella prima parte alla costituzione degli intonaci, dalla preistoria al Novecento. Nella seconda parte sono descritti i materiali costitutivi dei leganti inorganici:calci aeree, gesso, calci idrauliche. Per ogni legante vengono trattati metodi preparazione e tecnologie di fabbricazione. Sono descritte infine le malte delle calci aeree e idrauliche. Nel quarto capitolo sono descritte le caratteristiche tecniche delle pitture murali nelle varie tipologie: pittura ad affresco, a secco, a mezzo fresco o a calce. Vengono spiegate le reazioni chimiche delle varie tipologie di pitture murali e le cause di degrado partendo dall'esecuzione pittorica e dai materiali utilizzati.
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