€ 9,50 € 10,00 -5%
disp. immediata

Dettagli

2015
31 marzo 2015
104 p., Brossura
9788849843576

Descrizione

Il recente colpo di Stato di Kiev è stato l'ultimo atto di una strategia messa in atto per spingere l'Ucraina nella Nato e quindi per preparare il terreno alla definitiva disintegrazione della Russia come Grande Potenza. Dopo aver assistito a questo tentativo di minare le basi geostrategiche della sicurezza russa, Putin è tornato con maggior forza a promuovere un'azione in grado di ricostituire la sfera d'influenza di Mosca nelle regioni dell'ex Unione Sovietica e di dimostrare alla comunità internazionale che l'"Orso russo" possiede ancora artigli forti che gli consentono di tenere a bada i suoi avversari. Sfidando la Russia nel suo cortile di casa l'Occidente ha dato il via a una crisi globale destinata a minare per i prossimi anni la possibilità di costruire un pacifico ordine mondiale.

Valutazioni e recensioni

4,2/5
Recensioni: 4/5
(4)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

L'impostazione del libro può essere considerata filorussa e filo-Putin. Nella storia diversi imperi si erano frammentati, erano stati ridimensionati o c'erano stati tentativi di creare imperi da parte di regimi (in Italia e Germania) che erano falliti con sconfitte militari. L'URSS era riuscita a riannettere Ucraina e Bielorussia in seguito alla sconfitta di Germania e Impero Asburgico (Austria) nella Prima Guerra Mondiale, da cui l'URSS di Lenin era uscita con una pace separata dopo la rivoluzione (lo Zar aveva mandato al massacro sudditi male armati nella prima fase della guerra). L'imperialismo russo, avendo adottato l'ideologia bolscevica come giustificazione, aveva beneficiato delle disavventure della Germania, che aveva subito un trattato di pace punitivo dopo WWI. La priorità avrebbe dovuto essere arginare il pericolo bolscevico e non punire la Germania. La rabbia ed il desiderio di rivalsa dei tedeschi aveva favorito l'ascesa al potere di Hitler, che aveva trovato appoggi anche come baluardo contro la minaccia comunista. Decisioni scriteriate di Hitler permisero all'URSS di espandere l'impero sovietico ed imporre il proprio dominio a stati dell'Europa dell'Est. Con la fine dell'URSS avrebbe dovuto iniziare una fase di autodeterminazione dei popoli, ma l'ascesa al potere di Putin, nostalgico dell'impero russo era un ostacolo per la pace in Europa e l'autodeterminazione di ucraini e bielorussi (Putin sostiene il dittatore Lukashenka). La rivolta popolare di EuroMaidan era filo-UE e la repressione violenta da parte del regime filo-Putin era stata seguita da accordo tra Janukovyč e opposizione per elezioni anticipate. Janukovyč , fuggito in Russia, fu condannato per alto tradimento. Non è accettabile che la Russia cerchi con la forza di sottrarre territori ad uno stato vicino che aspira ad entrare nella UE. E' inaccettabile che l'ordine mondiale possa essere basato sulla Russia autoritaria che imponga ad altri popoli di restare nella sua sfera d'influenza.

Recensioni: 5/5

straordinaria la capacità dell'autore di passare dall'analisi del passato a quella del presente

Recensioni: 5/5

SE AVESSI LETTO QUESTO AGILE MA BEN DOCUMENTATO LIBRO AL MOMENTO DELLA SUA PUBBLICAZIONE,FORSE LA RICOSTRIZIONE DEGLI AVVENIMENTI PROPOSTA DALL'AUTORE AVREBBERO SUSCITATO IN ME QUALCHE PERPLESSITA'.LEGGENDOLO OGGI POSSO APPREZZARE L'ACUME E LA LUCIDITA' DELLA ANALISI CHE SUSCITANO UTILI RIFLESSIONI.COME SEMPRE L'AUTORE RIESCE SEMPRE A PROPORRE UNA VISIONE DEGLI AVVENIMENTI ORIGINALE ,NON FAZIOSA E CONVINCENTE

Recensioni: 5/5

Un saggio ancora oggi essenziale per comprendere le ragioni profone del confronto russo-ucraino e di una guerra civile sanguinosa e dimenticata