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Una comunità legge il Vangelo di Luca
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Anno edizione: 2013
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Brossura
Anno edizione: 2011
59,85 €
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Anno edizione:
1994
Pagine:
816 p., Brossura
EAN:
9788810205709
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ethan776
15 aprile 2009
Inutile nascondersi che alla parola "vangelo" credenti e non credenti associano un messaggio più o meno noioso, pesante e ingenuo, con lieto fine della risurrezione. Esso ha ispirato fedeli integralisti e generazioni sessantottine. Nell'introduzione di "Born to be Abramo" il cantante Elio rende bene l'ingenuità che un certo cristianesimo suscita. Il "vangelo" lo predicano i "preti" con l'alito pesante, vestiti di nero. Stiamone lontani, si salvi chi può! Questa sigla in greco significa però il contrario di ciò che suscita: letteralmete buona notizia. La più bella notizia del mondo! Notizia di una persona che ti viene ad incontrare nel tuo profondo, anche dove l'uomo non è più con se stesso. A vederlo è solo un seme. Ma che, se si impianta, spacca il terreno arido del nostro cuore. Un seme che va al centro del nostro cuore. Padre Fausti, con il suo stile diretto e profondo, sensibile alla condizione esistenziale dell'uomo, lascia trapelare questa bellezza inaspettata. Quello di Luca è il Vangelo della misericordia di Dio. Ed è anche il vangelo della strada (odòs): il cammino del Figlio dell'Uomo verso la sua morte. La scelta di Gesù provocherà nei suoi discepoli (e quindi anche in chi legge e interiorizza il Vangelo) un violento rifiuto, perchè un Dio che va a morire e non sa salvare se stesso che razza Dio è? Proprio nella seconda parte del Vangelo, incomincia infatti un progressivo disaffezionamento degli apostoli e delle folle verso Gesù. Infine egli viene abbandonato da tutti. E' in questo abbandono, nella Passione, che incomincia a manifestarsi la potenza della Buona Notizia, la Gloria di un Dio ultimo. Il primo a farne esperienza (e sarà un'esperienza che gli cambierà la vita) sarà un malvivente appeso alla croce insieme a Gesù. Messi a nudo come lo è un condannato a morte, finalmente ci facciamo incontrare da questo Dio che è solidarietà assoluta con l’uomo. Qui capiamo il perchè di questa morte: Dio viene a incontrarci proprio nella morte per essere "con noi". Qui comprendo chi è Dio per me.
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