I linguisti la chiamano comunicazione diseguale. Si trova soprattutto in certi ambienti: l'ospedale, la scuola, il tribunale. Ma anche in tante famiglie in cui le cose non vanno come dovrebbero. Diseguale perché in quegli ambienti le persone non hanno lo stesso potere, e tutto ciò che accade ne risente. Anche quello che viene detto. E fatto. Come può succedere una cosa del genere, e in posti così importanti per la nostra società? Lucia Fontanella, affida a "La comunicazione diseguale" i suoi ricordi di degenza e le sue riflessioni linguistiche, a partire da alcune, fondamentali, domande: L'ospedale non è di tutti? Un luogo pubblico in cui ciascuno ha un ruolo di reciproca utilità, nel pieno rispetto di tutti? Io, malato, non sono forse la vostra ragione d'essere, caro dottore e caro infermiere? )
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