Cominciare dai bambiniAsilo nido e scuola materna a RavennaUn progetto di Giancarlo De Carlo e Associatia cura di Angela Mioni“Le ragioni di questo libro sono diverse. La prima è sentimentale: il progetto per il polo scolastico per l’infanzia a Ravenna è stato infatti l’ultimo al quale ha lavorato Giancarlo De Carlo, anche se non ha avuto la possibilità di frequentare il cantiere né di vedere l’edificio costruito né, soprattutto, di assistere alla presa di possesso e alla reazione da parte di chi lo avrebbe usato, verifica che considerava indispensabile per capire la qualità di un’architettura.La seconda ragione è che è sembrato giusto mettere in risalto una vicenda svoltasi in modo esemplare: dal concorso, promosso dal Comune di Ravenna e condotto con rapidità ed equilibrio, allo svolgimento del progetto, seguito con grande competenza e partecipazione da parte di tutti gli uffici interessati, alla virtuosa collaborazione tra il Comune e due Fondazioni bancarie che ne hanno finanziato la costruzione e, infine, alla cura e alla passione con cui le imprese l’hanno condotta a termine.La terza motivazione deriva dal fatto che questa non comune coincidenza di circostanze favorevoli, unita a una felice libertà espressiva raggiunta con la maturità e l’esperienza, ha dato vita a una fertile architettura quanto mai appropriata alla sua destinazione.L’ultima è di dare riconoscimento e merito alla MTA Associati che è riuscita a realizzare quest’opera mantenendo una perfetta coerenza con il progetto, sviluppato e realizzato con grande passione in totale autonomia.”(Angela Mioni)Giancarlo De Carlo (Genova, 1919 – Milano, 2005) rappresenta un importante punto di riferimento nella cultura italiana dell’ultimo mezzo secolo per l’impegno civile che ha pervaso tutta la sua vita, nell’architettura, nell’insegnamento, nell’intensa attività culturale.La partecipazione, il riuso, la lettura del contesto sono i temi sui quali ha lavorato più intensamente, attraverso libri, saggi, progetti, dibattiti promossiin modo instancabile all’interno del Laboratorio Internazionale di Architettura e Urbanistica – ILA&UD – e sulla rivista “Spazio e Società”, entrambi da lui fondati e diretti per oltre vent’anni.Tra le sue opere più note quelle realizzate a Urbino, Terni, Mazzorbo, Siena, Catania, Pesaro, Colletta; i Piani per Urbino e Rimini; i progetti per Salonicco, Salisburgo, Beirut ecc.Testimone attivo delle vicende del Movimento Moderno, membro del gruppo italiano dei CIAM, tra i fondatori del Team X, docente sempre aperto agli apporti di altri campi culturali, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi nazionali e internazionali, tra cui la prestigiosa Royal Gold Medal, la cui motivazione termina con la frase: “Giancarlo De Carlo non costruisce monumenti ma comunità”.Monica Mazzolani e Antonio Troisi hanno cominciato a lavorare nello studio di Giancarlo De Carlo subito dopo la laurea, nel 1988, fino a diventarne associati nel 2002. Con lui hanno condiviso non solo i progetti e il modo del tutto singolare di affrontarli, ma hanno anche partecipato a molte delle iniziative culturali che facevano capo allo studio.Oggi, come Giancarlo De Carlo e Associati e MTA Associati, continuano a lavorare sia ai progetti ancora in corso sia ai nuovi progetti con lo stesso spirito di ricerca aperta, di concretezza e di utopia, di sperimentazione, assimilati e fatti propri in tanti anni di lavoro comune.Il Museo Osservatorio a Urbino, il parco delle Piagge a Firenze, il parco delle Torri e le residenze nell’ex area Falck a Sesto San Giovanni (Milano), il quartiere residenziale a Wadi Abou Jmeel a Beirut sono alcuni dei progetti ai quali stanno lavorando, oltre alla partecipazione a concorsi in Italia e all’estero: fra quelli a cui sono stati invitati sono risultati vincitori per un complesso residenziale turistico integrato nella Regione di Al Batinah, in Oman.Angela Mioni ha lavorato con Giancarlo De Carlo dal 1958 organizzando la conduzione del suo studio, ordinandone gli archivi biografici e iconografici e curandone le pubblicazioni e le mostre, tra le quali si segnalano: “GDC. Architettura, Città, Università”, Firenze 1982 (con L. Rossi e G. Ferrarese), “Architecture and the Spirit of Place”, RIBA, Londra 1993 (con M. Taylor e B. Zucchi), “GDC. Immagini e frammenti”, Triennale, Milano 1995 (con D. Brandolino, A. De Carlo ed E.C. Occhialini), per la quale ha curato anche il catalogo insieme a E.C. Occhialini. Ha inoltre collaborato alle esposizioni “GDC. Des lieux, des hommes”, Centre Pompidou, Parigi 2004 e “GDC. Le ragioni dell’architettura”, MAXXI, Roma 2005.
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