Clara e Darío, Irving e Joel, Walter, Fabio, Ljuba, Bernardo, Horacio ed Elisa. Sono figlie e figli del regime cubano, hanno fatto studi universitari e creduto profondamente nell'ideale di una società più giusta e uguale per tutti. Condividono i loro giorni come una grande famiglia e il centro di questa famiglia è la casa di Clara e Darío a Fontanar, dove si ritrovano tutti anche il 21 gennaio 1990 per il trentesimo compleanno di Clara. Ma sarà l'ultima volta, perché la crisi economica e l'infrangersi dei sogni di gioventù spinge molti a partire: c'è chi va in Spagna, chi in Argentina e chi negli Stati Uniti. E proprio negli Stati Uniti, dopo circa trent'anni, il caso fa incontrare Marcos, figlio di Clara partito dall'isola in cerca di fortuna, e Adela, figlia di Elisa, che ora si fa chiamare Loreta e si è lasciata il passato alle spalle. Il loro incontro disinnesca un viaggio nel passato e nel presente alla ricerca di casa, delle proprie radici e di una verità tenuta nascosta troppo a lungo. Dalla sua isola Leonardo Padura riesce a mostrarci il mondo intero con occhi pieni di malinconia in un romanzo dal respiro universale, che parla di perdita ed esilio, ma anche della forza adamantina della vera amicizia, che non viene mai scalfita né dal tempo né dalla lontananza.