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Strano caso mi porta ad avere tra le mani questa raccolta di racconti. Lettura molto apprezzata. Situazioni comuni, vere, che ciascuno di noi ha vissuto in prima persona o attraverso l' esperienza di persone vicine. Storie di tutti I giorni, raccontate con aggresiva gentilezza, con un fondo di speranza e coraggio che permane costante in ogni passaggio, perche' la vita bisogna anche morderla. Ho assaporato in certe frasi un qualcosa che mi ha riportato alla mente I colori della polvere letti ne IL GIORNO DELLA CIVETTA. Attendo il prossimo lavoro , mi piace come scrive
In passato ho apprezzato il precedente libro di Milvia Comastri "Donne, ricette, ritorni e abbandoni" (Pendragon) e ora apprezzo questi nuovi racconti che scivolano veloci davanti agli occhi, ma lasciano l'impronta di una grande umanità e indubbia competenza nello scrivere. Un'autrice da tenere d'occhio!
Si tratta di dieci prose, alcune delle quali piuttosto brevi, che, fra i tanti pregi, hanno anche quello di presentare storie non campate in aria, ma assai plausibili. In ogni caso va dato l'ulteriore merito all'autrice di portare alla ribalta personaggi non certo eroici, spesso umili, vittime sovente di una condizione imposta da una società classista, quale la nostra. Il tutto viene porto al lettore con delicatezza, senza imposizioni, e venato da un'accentuata sensibilità che smorza i toni eccessivi, amplifica la bontà dei sentimenti, lascia sempre uno spiraglio di speranza e, quando questo proprio non c'è, è solo perché la vita ha delle ineluttabilità a cui è impossibile opporsi. In queste storie si passa dall'infermiere del reparto pediatrico-oncologico al giovane pescatore che, suo malgrado, va a lavorare in terraferma, dal libraio che la grande distribuzione gli impedisce di continuare a lavorare a un amore perso e poi ritrovato. Si potrebbe dire che ce n'è per tutti i gusti e che le trame sono così variegate che è impossibile che non riescano ad accontentare tutti i lettori, perché c'è sempre la possibilità di imbattersi in qualcosa che si gradisce meno, ma è compensata da ciò che piace di più. In ogni caso, il mio consiglio è che acquistiate Colazione con i Modena City Ramblers, perché merita, perché lì la banalità di non pochi autori moderni è bandita e anche perché ritrovare i sentimenti più belli porta a un etereo senso di serenità.
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