Quando nel marzo 1981 fu scoperta la lista degli affiliati alla loggia massonica deviata Propaganda 2 – politici anche di primo piano, imprenditori, dirigenti pubblici, professori, magistrati, generali ecc. –, lo scandalo provocò un profondo turbamento in un’opinione pubblica non ancora assopita dalla depoliticizzazione. Allora i partiti furono costretti a dare una risposta e il governo Spadolini, nato con lo scopo dichiarato di moralizzare la vita politica italiana, si impegnò a confezionare una norma contro la P2 e contro le società segrete. Andrea Leccese ne ripercorre l’iter parlamentare, ricco di contraddizioni e ipocrisia, restituendo anche l’eccezionale passione civile che caratterizzava personaggi dello spessore di Nilde Iotti, Stefano Rodotà e Roberto Cicciomessere. A quarant’anni dalla sua approvazione, la storia della “Legge Anselmi” è utile per capire quali sono stati gli esiti reali della lotta contro il “potere occulto”. Prefazione di Lucio Musolino.)
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