Città irreale
di Cristina Marconi
VINCITORE DEL PREMIO RAPALLO OPERA PRIMA L'indimenticabile storia di Alina, una romana a Londra. Un grande romanzo d'esordio. «Un coraggioso romanzo d’esordio, una scrittura tersa per raccontare la scoperta reciproca di due mondi diversi, nella Londra dei giovani alla ricerca di lavoro e autonomia. » Simonetta Agnello Hornby «Pochi scrittori sanno maneggiare acume e candore, umorismo e passione, sensualità e goffaggine, tenerezza e intransigenza: per Cristina Marconi è un processo naturale, se vogliamo, il suo stile.» Letizia Muratori Nel 2008, quando lascia l’Italia, Alina ha 26 anni: Roma le sta stretta e lei non ama limiti e definizioni. La sua meta è una Londra finora sognata, che si trova proprio alla vigilia della crisi, nell’ultimo momento di porte aperte e possibilità infinite per la sua generazione. Fra piogge improvvise e sprazzi di sole, inerzie e incontri fortunati, trova un lavoro più promettente di quello che ha lasciato da noi e inizia a farsi strada nell’unica società a cui spera un giorno di appartenere. Per lei, credeva, l’identità è un concetto fluido, da piegarsi a piacimento. Scopre che non è così quando entra in scena Iain, giovane medico inglese, e con lui il suo giro di amici. Alina se ne innamora ma il riserbo britannico di lui e l’ostinazione di Alina nel guardare solo al futuro alzeranno la prima barriera fra la ragazza e il suo mondo elettivo. Perché anche Iain ha conosciuto più di un altrove. Nei tardi anni Novanta, a neppure vent’anni, lui e la giovane Vicky avevano lasciato le loro belle case londinesi per andare a vivere in Italia lavorando come volontari. Il fantasma di quel periodo ha ombre lunghe che toccano Alina, costretta a misurarsi con una realtà più inafferrabile del previsto e con il rischio costante di restare sospesa fra due mondi. )
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