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Ne I cinque sensi o le cinque forme di piacere della giovane e misteriosa Autrice dal nom de plume Fiammetta Oselladori vengono proposti ai Lettori cinque racconti ognuno dedicato ai cinque sensi. Se in Bocche di lupa vengono narrate i turbamenti di due giovani maschi nascosti sotto una grata a guardare la preziosa intimità delle femmine, e perciò viene stimolata la potenza seduttrice della vista, in La caduta del muro una giovane studentessa è eccitata e incuriosita dai dialoghi erotici del vicino che provengo al di là della parete. In La lingua batte le schermaglie della lussuria vengono filtrate attraverso il rapporto tra il Professore e Semìra in un confronto sulla letteratura classica amorosa. La massaggiatrice Sophie usa sapientemente e delicatamente, una sola mano nei confronti del cliente Paolo, che gli risveglia l’estasi silenziosa dei sensi. Un paesaggio mediterraneo intriso di odori, sapori, di fantasmi e di persone che sono gli effluvi che lei utilizza. Infine nell’ultima e più lunga novella, Il fratello di Dio, l’Autrice dà vita alla più ardita delle seduzioni: quelle tra il giovane erborista Franco Venier e suor Adele, monaca di clausura che dimora con altre cinquanta sorelle nell’Abbazia. Questo ultimo racconto che può sembrare agli occhi dei benpensanti un peccato capitale e scabroso, è descritto in maniera allusiva e non diretta, come è costume della collana Le librette di controra, e l’attrazione tra i due protagonisti è mediata e trasfigurata dall’amore che suor Adele nutre per il Signore Gesù Cristo, nei confronti di Franco. Se la corporeità di Adele, così come sembra, trova un’espressione nella passione fisica e amorosa verso Franco, ciò avviene quasi senza che il Lettore se ne accorga, grazie alla sensibilità e alla delicatezza che Oselladori trova nelle parole per la scrittura di quello che nell’immaginario erotico è considerato un tabù. I racconti sono consigliati perché l’erotismo, che pur necessita di una parte carnale è anzitutto fantasia.
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