L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Corrado Farina pubblica per la casa editrice torinese Fògola un bel romanzo giallo come Il cielo sopra Torino, lavoro che fin dal titolo tradisce la vecchia passione cinematografica. La narrazione è ambientata con efficacia nel periodo dell’Italia fascista e - come recita il sottotitolo - nel 1940 e dintorni. Conoscevo già il plot essenziale del romanzo perché deriva da un racconto lungo pubblicato sull’antologia Torinoir (Edizioni Il Foglio, 2006), ma nel passaggio alla forma romanzo l’autore ha arricchito la struttura lavorando molto su ambientazione e descrizione dei personaggi. L’azione si svolge a Torino dopo il 10 giugno 1940, quando dal balcone di Palazzo Venezia Benito Mussolini comunica agli italiani la decisione di entrare in guerra. Si preparano giorni oscuri per tutti gli italiani, mentre tre ragazzi di vent’anni vivono un’avventura che cambierà il loro futuro. Il pregio del romanzo è proprio quello di saper raccontare un periodo storico oscuro e travagliato attraverso una vicenda di fantasia. La suspense è assicurata perché il mistero che avvolge la morte di uno dei protagonisti viene chiarito solo nelle ultime pagine del romanzo, addirittura sessant’anni dopo i fatti. Corrado Farina non è nuovo alle atmosfere del giallo. In Giallo antico aveva inventato una storia con protagonisti reali come Emilio Salgari e il regista di Cabiria, Giovanni Pastrone. Ne Il cielo sopra Torino, invece, la sola cosa reale è l’ambientazione, curata nei minimi particolari, dalla entrata in guerra ai bombardamenti su Torino e alla risiera di San Sabba a Trieste. La narrazione si snoda lungo i primi anni Quaranta e gli avvenimenti reali che si susseguono sono frutto di una precisa ricerca storica. Il lettore attento troverà anche alcuni riferimenti a personaggi reali come Leone Ginzburg, Primo Levi, Augusto Monti, Cesare Pavese e Maria Adriana Prolo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore