Chronicon Livoniae. La crociata del Nord (1185-1227)

Questo libro, al di là della veste rigorosamente scientifica che lo contraddistingue indubbiamente come opera di studio e ricerca, si rivela alla sua lettura ANCHE un avvincente "romanzo medievale", scritto da un testimone, Enrico il Lettone (che Lettone non era!), sicuramente esistito ma la cui biografia si perde nella leggenda. Affascinante è la storia di popolazioni quali i Livoni, gli Estoni, i Lettoni, i Latgalli, i Semigalli,.. Curoni, Seloni, Vendi, che entrano in contatto definitivo con l'Occidente e salgono per la prima volta sulla ribalta europea. E' la storia avventurosa dei primi vescovi, Meinardo, Bertoldo e Alberto di Buxhövden che s'insediano sulla Daugava, la costituzione dell'Ordine dei Cavalieri Portaspada, la conquista dell'Estonia, i rapporti con la curia romana, oltre ai numerosi scontri bellici sia in terra che in mare. Tutto viene narrato con estrema precisione, ma anche senso del prodigioso tipicamente medievale e gusto dell'avventura dal cronista, che spesso è testimone oculare di questa che qualcuno ha chiamato "la crociata del Baltico". E' uno dei rarissimi casi in cui un testo storico si dimostra fruibile come, mi si passi l'accostamento, un romanzo salgariano ambientato nel baltico in epoca medievale!