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Formato vincente il romanzo di Volpi, volto a rappresentare scene di vita ispirate all'arte, ma che ha come collante la vita e il sentire di una giovane coppia, che l'autore ci aveva già fatto conoscere in "La tavolozza dell'anima" composta da Elena e Giampiero. Bruno Volpi in questo volume dimostra il suo grande amore per l'arte e per le donne. Leggere questo libro attorno al 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mi ha fatto riflettere... anche e soprattutto in passato le donne erano oggetto di violenza fisica e psichica. A questo proposito mi viene in mente la storia di Camille Claudel, raccontata in questo volume, segregata in manicomio perché era un'artista, una scultrice di molto talento legata allo scultore Auguste Rodin di vent'anni più vecchio. Il legame era malvisto in famiglia e quindi, ecco pronta la soluzione. "... per la madre... Camille era ormai una figlia perduta, da far controllare dal fratello affinché non trascinasse nel fango il buon nome della famiglia con la sua vita dissoluta." Volpi ci racconta di cinque donne, cinque muse ispiratrici di grandi artisti, esse stesse grandi artiste, ma che spesso esprimono il meglio di sé stesse lontano dai loro uomini e così vediamo Dora Maar e un Pablo Picasso, il Minotauro, che fagocita le sue "muse/amanti". Eduard Manet e Victorine Maurent, che emergerà come pittrice solo lontana da Manet. Camille Claudel e Auguste Rodin. Giovanni Boldini e Charlotte Barthe (la dame de Biarritz) Marc Chagall e Bella Rosenfeld. Non conoscevo l'aspetto privato di tutti questi artisti, se non superficialmente, nonostante conoscessi gran parte delle loro opere. Bruno Volpi con i suoi romanzi ispirati all'arte, che non contengono fotografie, stimola sempre la curiosità nel lettore e il desiderio di approfondire, fosse anche solo con le immagini di sculture e dipinti. Proprio un bel romanzo!
Un modo originale per un approccio alla scoperta dell'arte dalla pare di lei (delle donne che hanno influenzato grandi artisti presentati con i loro pregi ed i lori grandi difetti)
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