Compositore polacco. Si richiamò inizialmente al folclore popolare e alle opere di Bartók, rielaborandone gli spunti con una stilizzazione di estrema eleganza. A partire dagli anni Sessanta adottò alcune soluzioni dell'avanguardia sperimentale e si affermò in ambito internazionale come uno dei più significativi protagonisti della nuova musica polacca. In diversi lavori esplorò con raffinata sensibilità timbrica e sorvegliato controllo le potenzialità della «forma aperta», intesa però in modo non radicale. Fra le sue composizioni si ricordano: il Concerto per orchestra (1954), Musica funebre per archi in memoria di Bartók (1958), Trois poèmes d'Henri Michaux per coro e orchestra (1963), Quartetto (1964), Sinfonia n. 2 (1966-67), Livre pour orchestre (1967), Concerto per violoncello (1970), Les espaces du sommeil per baritono e orchestra (1975), Novellette per orchestra (1978-79), Sinfonia n. 3 (1983) e n. 4 (1992), Chantefleurs et Chantefables per soprano e orchestra (1991).