Compositore. Allievo di L. Chailly e docente di composizione all'istituto Donizetti di Bergamo, dopo aver subito l'influsso di Hindemith si è orientato verso le correnti seriali post-weberniane, trattando temi di impegno civile: Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana per coro, voci recitanti e orchestra (1954), Requiem di Madrid (1958) e Dies Irae (1959) su testi di García Lorca. In seguito si è rivolto a un'espressività più intima (Epitaphe per 2 soprani e strumenti, 1964; Madrigale per quintetto vocale e strumenti, 1968) e a una ricerca di trame sonore preziose, quale si rileva nella serie di lavori basati sulla metamorfosi di un frammento di Bach (Omaggio a Bach per pianoforte, 1975, Studi per orchestra, 1978, Trauermusik per archi, 1981) e in Shakesperian Sonnet per coro misto a 16 voci (1985). Nei successivi lavori cameristici si manifesta un recupero di procedimenti tradizionali: Herbstmusik per quartetto d'archi, 1986; Winterzeit per 4 chitarre; Primo Vere, 1988, e Nuit d'été, 1994, per quintetto con pianoforte.