Compositore e pianista spagnolo. Iniziò giovanissimo una brillante carriera concertistica, che lo portò anche in America Latina e negli Stati Uniti, e completò poi la sua formazione nei conservatori di Lipsia e di Bruxelles; nel 1882, a Barcellona, prese lezioni da Pedrell; frequentò Liszt a Weimar e a Roma. Componeva, nel frattempo, innumerevoli pezzi pianistici di carattere estemporaneo e brillante, di cui è esempio la famosa Seguidilla dalla prima Suite española. Nel 1893 abbandonò l'attività concertistica e, deciso a dedicarsi esclusivamente alla composizione, si stabilì a Parigi, dove prese a frequentare l'ambiente di d'Indy, Fauré, Chausson, Debussy, Dukas ecc. Poté così affinare i propri mezzi tecnici e maturare uno stile in cui l'originaria ispirazione folcloristica viene poeticamente filtrata da un impegno costruttivo e da una preziosità armonica derivanti dalla tradizione francese e dall'impressionismo. Fusione pienamente raggiunta nei pezzi per pianoforte di questo periodo, di scrittura altamente virtuosistica: La Vega, i 4 quaderni di Iberia (1905-08, considerato il suo capolavoro), Navarra, Azulejos; nonché in alcune liriche da camera (Due brani di Loti, Quattro melodie); meno riuscita, invece, nella rapsodia per orchestra Catalonia e nelle opere teatrali Pepita Jiménez (1896) e Merlin (1906). Di stile leggero, affine ai pezzi pianistici della prima maniera, è la zarzuela San Antonio de la Florida (1894). Fra i suoi molti lavori per pianoforte sono da ricordare: Seis pequeños valses, Suite ancienne (n. 1, 2, 3), 7 Estudios op. 65, 6 Mazurkas, Rhapsodia cubana op. 66, Tercera e Cuarta Sonata, Recuerdos de viaje, Seis danzas españolas, 12 Piezas características op. 92, 2e Suite espagnole, Rèves, Chants d'Espagne, Espagne (souvenirs). Compose inoltre una Rhapsodia española e un Concerto in la minore per pianoforte e orchestra; una Rhapsodia cubana e Scènes Symphoniques catalanes per orchestra.