Compositore francese. Fu allievo di Cherubini; nel 1823 iniziò un sodalizio, che sarebbe durato quasi quarant'anni, con il commediografo e librettista E. Scribe. Il suo successo fu legato al genere dell'opéra-comique (ereditato da Boïeldieu), che A. contribuì a popolarizzare adattandolo al gusto del nuovo pubblico borghese dell'età di Luigi Filippo: di qui l'accentuazione degli elementi dialogici e teatrali, la ricerca della gradevolezza più che dell'intensità drammatica, sino all'inserzione di forme della musica popolare e da salotto. Notevoli anche gli influssi della tradizione comica italiana e, in particolare, di Rossini. Esempi significativi del genere «comico» sono Fra' diavolo (1830), Le domino noir (1837), Les diamants de la couronne (1840), Haydée ou Le secret (1847), Manon Lescaut (1856). A. tentò anche il grand-opéra, con La muette de Portici (1828), in cui la parte della protagonista è affidata a un mimo, e con Gustave III ou Le bal masqué (1833).