Cave canem
di Danila Comastri Montanari
Cave canem, "attenti al cane", è una scritta che si trova spesso all'ingresso delle domus romane. È appunto in una casa come questa che Publio Aurelio si ferma sulla via del ritorno a Roma, dopo aver trascorso la villeggiatura a Baia con l'amica Pomponia. La villa appartiene a Gneo Plauzio, un plebeo che ha fatto fortuna allevando pesce pregiato, ed è costruita sul lago d'Averno, la porta del regno degli Inferi. Non appena arrivato, il senatore-detective ha una brutta sorpresa: Plauzio Attico, figlio di Gneo, è stato trovato cadavere la notte precedente. Ben presto avviene un nuovo delitto e Aurelio apprende che sulla famiglia grava un'oscura maledizione... )
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