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Ho letto questo libro in quanto fa parte delle letture proposte per il Premio Letterario Giuseppe Acerbi e ammetto che le aspettative erano altissime. L’autore, oltre ad essere uno degli scrittori contemporanei tedeschi più conosciuti, è anche un avvocato penalista ed in questo testo ha racchiuso 12 casi giudiziari narrati sotto forma di racconto. Purtroppo ho fatto fatica a finirlo. I racconti sono di poche pagine ma a parte 2/3 di essi, gli altri non mi hanno catturata. Non saprei dire con precisione il perché, probabilmente vivere una storia in poche pagine non fa per me, soprattutto se stiamo parlando di una vicenda che include un omicidio o altri reati. Risultano forse sbrigativi e la conclusione di alcuni casi era totalmente assurda. Chiaramente non consiglio la lettura e non regalerei questo libro ad un amico/parente/ecc, ma se qualcuno di voi l’ha letto mi piacerebbe sapere il vostro parere per poter avere un confronto.
La lettura dei dodici racconti di Von Schirach è piacevole per lo stile sobrio, essenziale e privo di giudizi morali dell'autore su fatti gravi e, talvolta, paradossali. L'esperienza professionale dell'autore come avvocato penalista lo porta a prendere visione degli abissi dell'animo umano, alla difficile scelta tra buono e cattivo, tra rispetto della legge e giustizia, tra colpa e responsabilità. Ne ho tratto il convincimento che, a prescindere dall'applicazione delle norme di legge e dalla giustizia processuale da cui si può sfuggire per cavilli giuridici, nessuno può essere certo delle proprie scelte morali e materiali in determinate circostanze ma nessuno può evitare i tormenti della propria coscienza. Da leggere e meditare.
Recensioni
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