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scheda di Dorna Metzger, F., L'Indice 1993, n. 9
La pubblicazione relativa agli scavi di Castelraimondo in provincia di Udine (che vede gli sforzi congiunti delle università del capoluogo friulano e di quella di Bologna) dimostra ancora una volta l'utilità delle scienze informatiche al servizio dell'archeologia. La prima parte del volume rende conto dell'applicazione di una metodologia molto innovativa, con uso dello strumento informatico per la catalogazione e la gestione dei dati di scavo con relativi materiali, la bibliografia e l'archivio di tutti i disegni. Il supporto informatico costituisce inoltre un importante strumento anche per l'interpretazione e per lo studio dei reperti, grazie a numerose elaborazioni statistiche e grafiche ampiamente illustrate. La seconda parte dell'opera contiene un'utile sintesi della storia dell'arco alpino orientale dall'epoca della romanizzazione, avvenuta a partire dagli ultimi decenni del III secolo a.C., al medioevo, con particolare riferimento a Castelraimondo, alla luce dei nuovi scavi. Alla ricostruzione storica si aggiungono, per meglio inquadrare l'ambito culturale del sito, una panoramica delle tecniche edilizie in pietra, terra e legno usate in quest'area e un interessante riepilogo sul sistema delle torri di guardia nel mondo romano, elemento base per il controllo del territorio in età imperiale. Degni di nota sono anche la ricostruzione diacronica del paesaggio vegetale attraverso l'analisi dei campioni pollinici provenienti dalla stratigrafia dello scavo, lo studio sulle sepolture e l'analisi quantitativa dei reperti. Nella terza parte della pubblicazione è presentato lo scavo con le datazioni mediante il carbonio 14 e i risultati delle analisi chimiche e mineralogiche di campioni di suolo, che hanno fornito indicazioni sulla loro utilizzazione: un ulteriore interessante esempio di ricerca interdisciplinare.
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