La storia appassionante e scandalosa del più famoso fra gli hotel di Hollywood, lo Chateau Marmont, il luogo di fuga e al tempo stesso la vetrina scintillante di tutte le grandi star del grande schermo, della musica e dei media fin dagli anni del cinema muto. Costruito alla fine degli anni Venti, il Marmont, con la sua bizzarra architettura che ricorda i castelli della Loira, domina simbolicamente il celebre Sunset Boulevard: un albergo fatto di appartamenti nei quali è possibile rinchiudersi per tagliare fuori il resto del mondo oppure organizzare le più leggendarie e interminabili feste. I nomi delle celebrità che lo hanno frequentato o abitato sono tutti quelli che hanno segnato la storia dello spettacolo e della cultura pop dagli anni Trenta a oggi: Greta Garbo, Howard Hughes, Bette Davis, Marilyn Monroe, James Dean, Anthony Perkins, Jim Morrison, John Belushi (che in un bungalow di questo albergo morirà di overdose, dopo un festino durato tre giorni), Johnny Depp, Lindsay Lohan e moltissimi altri. Figure centrali della storia della musica jazz, rock e pop hanno vissuto e lavorato nelle sue stanze, da Duke Ellington a Miles Davis, dai Velvet Underground a Bono, così come i grandi artisti grafici, i fotografi, gli stilisti e i pubblicitari della West Coast. Ma accanto alle divertenti o tragiche avventure degli ospiti più o meno celebri, la storia che Levy racconta fra queste pagine è anche quella dei tanti uomini e donne che hanno creduto nel suo mito o che vi hanno lavorato. Perché "quella dello Chateau Marmont è una storia fatta di investimenti e rischi, di fortuna sfacciata e cattiva sorte, di visionari e miopi, di capitalisti e lavoratori, di celebrità e mezze cartucce, di glorie in ascesa e glorie finite, di creativi e sibariti, di gente che ha dato e gente che ha arraffato. L'intero, secolare panorama umano americano di sognatori, affaristi e lottatori concentrato in poche centinaia di metri quadrati".)
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