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L'opera manifesta la volontà dei due giovani curatori di recuperare la memoria storica di un territorio ricco di testimonianze di un passato glorioso. Il castello di Bracciano è il monumento storico più evidente del circondario, è una sontuosa costruzione, è un capolavoro di architettura, una fortezza inespugnabile che resistette all'assedio dell'esercito pontificio di papa Alessandro VI.Un tempo esso simboleggiava il potere e la dominazione degli Orsini ed era il centro amministrativo di un esteso territorio che divenne ducato nel 1560. Il museo del castello è costituito da un insieme di collezioni di Beni di vario genere ed è il frutto di un progetto nato alla fine del XIX secolo.Il Manuale di viaggio intorno al Lago Sabatino, come riporta la copertina del libro, ripropone la prima guida storico-artistica del castello ricca di descrizioni e di informazioni che ricalcano le tappe fondamentali del tracciato storico a partire dall'epoca della sua edificazione fino al passaggio di proprietà dalla famiglia Orsini alla famiglia Odescalchi ed è stata pubblicata nel 1895 in previsione di rendere vistabile il museo creato all'interno, sebbene l'apertura ufficiale al pubblico avvenne nel 1952. Ad essa lavorarono due eminenti studiosi dell'epoca, lo storico ed archeologo Luigi Borsari e l'architetto Raffaello Ojetti coordinati dal principe Baldassarre III Odescalchi, propritario del maniero, promotore dei restauri e ideatore del progetto museale, l'opera è stata poi proseguita dai suoi successori fino ad oggi.Quindi alla fine del XIX secolo venne concepita l'idea di creare un museo all'interno del castello ove esporre oggetti antichi permettendone la pubblica fruizione, un progetto museale che tende ad arricchirsi nel tempo con quella dinamicità che lo rende particolare nel suo genere.Ad oggi, visitare il castello rappresenta un viaggio nel tempo e nello spazio, è un luogo di memoria che ha fatto da scenario ad eventi storici e politici e che custodisce "tesori artistici".
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